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Verona, reimpiantate in simultanea entrambe le mani ad un operaio che le aveva perse in un incidente sul lavoro

Verona, reimpiantate in simultanea entrambe le mani ad un operaio che le aveva perse in un incidente sul lavoro
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E’ stato portato a termine con successo dall’Unità Operativa Complessa di Chirurgia di Verona il primo reimpianto di entrambe le mani a un operaio cui erano state amputate da un macchinario per il taglio del legno. In un ora e mezza l’uomo è stato trasportato dal luogo dell’incidente all’ospedale di Vicenza dove è stato stabilizzato e poi direttamente in sala operatoria a Verona dove due équipe, per oltre sette ore, hanno lavorato in simultanea sui due arti, per la ricostruzione completa di ossa, tendini, vascolarizzazione, sutura della cute e componente neurochirurgica.

Il paziente poi è stato ricoverato per un mese, per assicurarsi della buona riuscita dell’intervento, fornire tutte le cure del caso e scongiurare il rischio di complicanze vascolari o infettive. Successivamente è stato inserito nel reparto di rieducazione funzionale, per il recupero della funzionalità delle mani, intesa come autosufficienza in nelle attività quotidiane di base come mangiare e curare l’igiene personale, processo che può durare anche una decina di mesi.

Si tratta della prima volta che la sanità veneta porta a termine con successo questo tipo di intervento, reso possibile dal funzionamento del Trauma Center, dall’Uoc di Chirurgia di Verona diretto dal dottor Massimo Corain e dalle équipe, composte dai chirurghi Alberto Garofano, Roberta Sartore, Mattia Giardin; poi da alcuni medici in formazione, gli strumentisti, gli infermieri di sala, l’anestesista con i suoi aiuti.

Massimo Corain, direttore UOC Chirurgia della Mano e Microchirurgia ha sottolineato l’eccezionalità dell’intervento, la tempestività della risposta e dell’azione, fondamentale nei casi di lesioni alle mani perché, afferma, “non si può attaccare prima un arto e poi l’altro perché si avrebbe il deterioramento dei tessuti, e soprattutto non può essere esposto all’aria per 3/4 ore”. Allo stesso tempo, il direttore generale AOUI Verona, Callisto Marco Bravi, pone l’accento sul fattore umano: “I livelli di eccellenza del nostro polo chirurgico Confortini sono noti, ma il motivo per cui siamo qui oggi è per ribadire che le moderne tecnologie non sono che un elemento di successo. La colonna portante di Auoi sono i suoi professionisti: medici, infermieri e tecnici di altissima professionalità, capaci di curare ma soprattutto di fronteggiare qualsiasi esperienza. Anche per la prima volta, come il reimpianto bilaterale delle mani”.

Immagine d’archivio

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