Alex Batty, il bambino inglese scomparso nel 2017 durante una vacanza in Spagna, è stato ritrovato. Lo riferiscono i media britannici citando le autorità francesi, a chiusura di un caso di cronaca che aveva suscitato grande scalpore nel Regno Unito. Secondo le prime ricostruzioni, Alex si è allontanato a piedi da una comunità rurale vicino ai Pirenei. Dopo esser stato ascoltato dalle autorità, il ragazzo è stato affidato ai servizi sociali, in attesa che i suoi parenti si facciano avanti. Dalle prime indagini condotte dalla polizia giudiziaria in collaborazione con i pubblici ministeri risulta che Alex vivesse nella comunità con la madre e il nonno. “Ha detto di aver vissuto in una specie di “comune itinerante”. Non era obbligato, ma ha spiegato che aveva deciso di non volere questo tipo di vita e di voler intraprendere la sua strada, e per questo ha deciso di andarsene”, ha raccontato alla Bbc un automobilista che ha dato un passaggio al giovane.

Alex, che è originario di Oldham, presso Manchester, e che ha ormai 17 anni, è ricomparso a Revel, a est di Tolosa, dove è stato identificato dai poliziotti locali sulla base anche della somiglianza con il ritratto inserito nel fascicolo distribuito all’Interpol dopo la denuncia dell’epoca. Il ragazzo ha riferito di non aver subito maltrattamenti.

Al momento della scomparsa a ottobre 2017, Alex si trovava in vacanza a Marbella, in Spagna, con la mamma Melanie Batty, allora 37enne, e il nonno David Batty, 58enne. Quando dopo due settimane non sono più tornati da Marbella, la polizia inglese aprì un’inchiesta sulla scomparsa del minore. Susan Caruana, nonna materna e tutore ufficiale di Alex, allora 62enne, già allora ipotizzò che i due si fossero stabiliti da qualche parte per intraprendere “uno stile di vita alternativo” e sporse denuncia di scomparsa. “Non volevano che Alex andasse a scuola, non credono nella scuola tradizionale”, aveva riferito la nonna. In seguito alla sua scomparsa, la polizia si convinse che Alex e i due adulti fossero fuggiti verso Melilla, in Marocco, passando per il porto di Malaga, in Spagna. Secondo la nonna i due erano infatti intenzionati allora a farlo crescere in Marocco all’interno di una comunità spirituale. La signora Batty e suo padre avevano già vissuto in una comune nel 2014.

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