Strattonata, spinta, minacciata di morte: tutto per essersi voltata a guardare cosa stava accadendo. Alessia Lautone – direttrice dell’agenzia di stampa LaPresse – è stata aggredita in via San Gregorio (Milano), non lontano dalla stazione Centrale. Nella strada in questione un uomo stava chiedendo l’elemosina in maniera insistente a una donna, davanti alla chiesa. “Mi sono girata per guardare, non sono intervenuta e l’uomo mi ha fatto segno con la mano che mi avrebbe sgozzata, un gesto ripetuto più volte – racconta la direttrice sui social – Non contento, dopo mi ha spinto addosso a un’altra donna e dopo si è allontanato. Sono stata aggredita con spinte e insulti. L’uomo continuava a fare il gesto di volermi sgozzare. Così, senza motivo. Mattinata da incubo in via San Gregorio a Milano”. L’uomo, secondo quanto riferito, gira spesso in quell’area. Anche un’altra ragazza ha raccontato che spesso il questuante minaccia le persone. Dell’accaduto sono state informate le forze dell’ordine.

Dopo che Alessia Lautone ha raccontato dell’aggressione sui social, alcuni politici hanno espresso la loro vicinanza alla direttrice di LaPresse. “Ho appena saputo di questa ignobile aggressione e quindi ci tengo ad esprimere a nome di tutto il M5S solidarietà – ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti in Senato -. Si conferma un grande problema di sicurezza, non solo nelle nostre periferie ma addirittura al centro delle nostre più grandi città”. In una nota Maurizio Gasparri – Capogruppo di Forza Italia al Senato – ha dichiarato: “Ho chiamato Alessia Lautone per esprimerle vicinanza e solidarietà dopo la vergognosa aggressione che ha subito. È un fatto grave che non deve essere assolutamente sottovalutato e che conferma quanta intolleranza e violenza sia presente nella nostra società e come le donne siano le più esposte a queste aggressioni”.

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