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“Mi sono sentita male, mi veniva da piangere”: lo sfogo di Tekemaya, la drag queen di ‘The Voice’ bullizzata da calciatori

"Io ho le spalle larghe ormai, ma non tutti hanno la mia stessa forza per reagire a questi atti meschini. Grazie a chi tende la mano vi voglio bene e viva la vita! Viva la libertà di essere noi stessi", le parole della vittima sui social e poi le scuse della società e del Sindaco di Martano (Lecce)

di Paolo Aruffo

“Da anni faccio questo lavoro e non mi è mai successo di sentirmi umiliata, mai sino a ieri sera”. Inizia così il post pubblicato su Facebook il 5 dicembre scorso da Tekemaya, nota drag queen salentina, conosciuta anche per aver partecipato al programma tv The Voice of Italy. La drag queen ha quindi raccontato i dettagli del vergognoso episodio avvenuto in Puglia: “Durante una serata in un noto locale di Martano, un gruppo di ragazzi o meglio alcuni della squadra di calcio Martano (ASD Polisportiva Martius) hanno cominciato a fare i bulli con me; prima lanciandomi del ghiaccio (ho rischiato di essere colpita violentemente in un occhio) poi a prendermi in giro, poi nuovamente ghiaccio e alla fine per ben due volte mi hanno tolto la parrucca”.

“Loro si divertivano nel farlo e soprattutto ridevano nell’umiliarmi, si sentivano forti.. ma ciò che mi ha fatto più male è stata l’indifferenza degli altri clienti e anche dei titolari, fatta eccezione per un ragazzo, Giuseppe, un ragazzo buono che ha iniziato a urlare contro di loro che se la ridevano – ha continuato -. Alla mia reazione di difesa (ho alzato la voce urlando basta e chiedendo chi fosse stato) tutti sono rimasti in silenzio, dei perfetti codardi. Eppure i calciatori del Martano erano così maschi e spiritosi nel prendermi in giro prima. Mi veniva da piangere e mi sono sentita male”. Ancora ha aggiunto, via social: “Vedere che quest’azione partiva proprio da alcuni sportivi che dovrebbero dare esempio non solo in campo ma anche nella vita, perché la partita vera non si gioca in campo, mi ha fatto soffrire e tanto. Provo rabbia e soprattutto tanta tristezza per loro! Prendersela con chi è diverso con chi è da solo, lo trovo squallido e meschino”. Infine ha concluso: “Spero che chi segue questa squadra possa richiamarli e farli riflettere perché bisogna essere uomini prima di tutto, lo sport è rispetto”.

La nota dell’Arcigay Salento e le scuse del sindaco di Martano

Ecco cos’è accaduto durante lo spettacolo dell’artista, a cui dà voce e volto Francesco Bovino. Il vergognoso episodio è stato stigmatizzato in un post dal presidente dell’Arcigay Salento, Ilaria Ulgharaita, che ha scritto: “Non tolleriamo che questi episodi passino inosservati, e vorremmo chiamare alle responsabilità educativa la città e le sue istituzioni. L’educazione sessuale e affettiva risulta fondamentale per la crescita dei ragazzi e delle ragazze in età scolastica nell’ottica della prevenzione e il contrasto delle azioni di discriminazione e violenza. Questi ragazzi saranno il futuro della nostra società, le loro azioni sono anche una responsabilità collettiva. Auspichiamo che le istituzioni, le agenzie educative e le società sportive della città di Martano prendano immediatamente le opportune distanze da questi comportamenti”. Non solo. Anche il sindaco di Martano (Lecce) – Fabio Tarantino – ha chiamato l’artista, scusandosi. In un post pubblicato sul sito personale e del Comune il sindaco ha quindi scritto: “Abbiamo cercato negli anni di costruire nel nostro percorso, una Comunità inclusiva che valorizzasse le differenze. Una Comunità pronta ad accogliere e non a discriminare, promuovendo continuamente eventi culturali e di sensibilizzazione. Abbiamo condiviso idee ed esperienze per una crescita culturale e una presa di coscienza”. “Venire a conoscenza di atti di violenza ai danni di una persona presa di mira per la sua unicità ci rende consapevoli di aver fallito. È amara – ha concluso -, questa considerazione come amara è la violenza di gruppo che prende di mira un individuo. Invitiamo Francesco Bovino ad un incontro pubblico per affrontare insieme questa spiacevole situazione e portare ad una riflessione comune”.

Infine il commento della società sportiva. “La società, non presente al momento dei fatti – afferma – in prima battuta prende la distanza da questi comportamenti offensivi e denigratori messi in atto da persone che condividono ben poco con il nostro spirito e sarà pronta a prendere gli opportuni provvedimenti. Noi siamo per lo sport, per il calcio che unisce. Rimaniamo in attesa di una tua risposta e siamo pronti ad incontrarci per chiarire questa incresciosa vicenda”. Lo riporta l’Ansa. Tekemaya ha poi ringraziato Sindaco, società e tutti coloro che hanno mostrato solidarietà nei suoi confronti: “Grazie a diego e allo staff del locale per la grande solidarietà. Io ho le spalle larghe ormai, ma mi son sentita male, mi veniva da piangere.. ma non tutti hanno la mia stessa forza per reagire a questi atti meschini! Grazie a chi tende la mano vi voglio bene e viva la vita! Viva la libertà di essere noi stessi“, si legge in un altro post pubblicato su Facebook.

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