Papa Francesco non andrà in visita a Dubai. “Pur essendo migliorato il quadro clinico generale del Santo Padre relativamente allo stato influenzale e all’infiammazione delle vie respiratorie“, i medici hanno chiesto al “Papa di non effettuare il viaggio previsto per i prossimi giorni a Dubai, in occasione della 28a Conferenza delle Parti per la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Papa Francesco -riferisce il portavoce vaticano, Matteo Bruni – ha accolto con grande rammarico la richiesta dei medici e il viaggio è dunque annullato. Permanendo la volontà del Papa e della Santa Sede di essere parte delle discussioni in atto nei prossimi giorni, saranno definite appena possibile le modalità con cui questa si potrà concretizzare”.

Ci sono alcuni precedenti nella storia più recente dei pontefici seppure per diverse motivazioni. Papa Wojtyla, nel 1994, fu costretto a rinunciare al viaggio a Sarajevo in uno dei momenti in cui la guerra civile era al massimo del suo apice. La missione, Giovanni Paolo II la realizzò quattro anni più tardi. Anche Benedetto XVI decise di annullare un appuntamento pubblico all’Università di Roma. Era il gennaio del 2008: Ratzinger era stato invitato dall’allora rettore Renato Guarini all’inaugurazione del 705esimo anno accademico dell’ateneo Romano. Ci fu la reazione di 67 docenti, tra cui il futuro Nobel Giorgio Parisi. Benedetto XVI rinunciò.

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La scritta “Help” su un foglio bianco: a otto anni fa arrestare il padre che picchiava la moglie

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“Sanità pubblica? I servizi sono già razionati, il sistema non è più universale. Metà delle visite in ambulatorio è a pagamento dai privati”

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