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Gaza, sondaggi: Italia spaccata sulle responsabilità di Israele e Hamas. Il 45% teme un attacco terroristico

Gaza, sondaggi: Italia spaccata sulle responsabilità di Israele e Hamas. Il 45% teme un attacco terroristico
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Il conflitto in corso tra Israele e Hamas spacca in due l’opinione pubblica italiana. Secondo l’ultimo sondaggio effettuato da Youtrend, Tel Aviv e il partito armato palestinese si dividono le responsabilità per l’attentato del 7 ottobre e per ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza. E il 45% teme che cellule terroristiche possano colpire anche l’Italia.

Dai rilevamenti effettuati dall’istituto di statistica emerge che per il 25% “Hamas sacrifica le vite dei palestinesi di proposito per proteggere obiettivi militari e guadagnare solidarietà a livello internazionale”. E mentre il 29% si dichiara equidistante tra le due posizioni, un numero più alto rispetto a chi critica l’organizzazione terroristica ritiene più importante evidenziare le responsabilità dello ‘Stato ebraico’, sostenendo che “Israele non ha rispetto per le vite dei palestinesi e bombarda di proposito scuole e ospedali”.

Nonostante ciò, è più dura la condanna nei confronti delle ambizioni riconosciute agli islamisti. Il 75% ritiene che l’estremismo islamico sia una minaccia per lo stile di vita occidentale, il 71% giudica Hamas un’organizzazione terroristica. Non marginali, comunque, le critiche a Israele: il 49% ritiene che Tel Aviv usi l’Olocausto come ricatto morale nei confronti dei governi occidentali, mentre il 45% crede che se Israele non occupasse illegalmente i Territori palestinesi Hamas non avrebbe mai attaccato.

Un’ampia maggioranza, il 66%, è però sicura: il governo non dovrebbe schierarsi da una parte o dall’altra in caso di conflitto aperto. Anche perché le informazioni a disposizione non permettono di valutare la situazione, dato che sono fortemente influenzate dalla propaganda bipartisan. La maggioranza degli intervistati ritiene inaffidabili le notizie diffuse da Stati Uniti, Israele, Hamas e Autorità nazionale palestinese, mentre sono le organizzazioni umanitarie a riscuotere ancora la fiducia del 58% dei sentiti.

La decisione di non schierarsi è in parte influenzata anche dal timore di attentati in Italia a causa delle posizioni prese dal governo, considerato dal 51% più vicino a Israele. Su questo, l’Italia si spacca: il 45% teme un attacco terroristico, il 46% lo ritiene improbabile, mentre il 9% non si esprime.

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