È scontro politico tra maggioranza e opposizione per la scelta del governo di non votare la risoluzione Onu sul conflitto in Medio Oriente che chiedeva una immediata tregua umanitaria a Gaza (leggi). All’indomani dell’astensione, il centrodestra è stato criticato aspramente dalle sinistre, col Pd a parlare di “grave errore” e M5s di “scelta pilatesca”. Agli attacchi ha replicato direttamente la premier Giorgia Meloni, che ha rivendicato la scelta. Secondo la presidente del Consiglio la decisione di non votare “era la più equilibrata fra le posizioni possibili, e non a caso è stata la posizione della gran parte dei Paesi del Consiglio europeo, dei Paesi europei e di quelli del G7. Stiamo cercando – ha detto la leader di Fratelli d’Italia – di mantenere l’equilibrio, e sia il voto a favore sia quello contrario sarebbero stati voti che spostavano l’Italia rispetto alla posizione che sta tenendo. È stato giusto tenere la posizione più equilibrata rispetto all’obiettivo di impedire una escalation del conflitto – ha concluso – la cosa più responsabile che si possa fare ora”.

Diametralmente opposto il parere di Elly Schlein. Secondo la segretaria del Partito democratico quello dell’Italia è stato un “grave errore”: “Bene hanno fatto Francia, Spagna, Portogallo” a votare a favore di una “tregua umanitaria. Chiamatela cessato il fuoco, pausa umanitaria ma basta che si fermi questa strage di civili. La preoccupazione è enorme, non possiamo assistere a questo massacro”. Ancora più forte la posizione assunta da Angelo Bonelli, co portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra: “I drammatici bombardamenti di questa notte su Gaza rappresentano un atto di brutalità che non farà altro che accrescere l’odio, aggiungendo violenza alla violenza e causando ulteriori vittime civili” ha scritto in una nota. Poi l’attacco al governo, reo secondo Bonelli di aver “rotto la sua storica posizione di Paese dialogante con il mondo arabo e ha rinunciato a sostenere una decisione per tutelare i civili”. E ancora: “Il voto dell’Italia è scandaloso e la premier Giorgia Meloni se ne deve vergognare. La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per porre fine a questa violenza insensata – ha aggiunto – Dobbiamo contrastare il terrorismo di Hamas e la logica della guerra che colpisce solo la popolazione civile”.

La scelta dell’Italia, inoltre, è stata spiegata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Non c’era una condanna di Hamas, non c’era il riferimento al diritto di Israele all’autodifesa, c’erano una serie di punti che non rendevano equilibrata la risoluzione” ha detto al GR1 il vicepremier per motivare l’astensione. Tajani ha ribadito la “necessità di avere una breve pausa nei combattimenti per far arrivare gli aiuti umanitari a Gaza e per far uscire gli internazionali attraverso il valico di Rafah, ma – ha detto – non abbiamo potuto votare a favore perché non era abbastanza equilibrata. Dobbiamo sempre ricordare che Israele ha avuto un attacco durissimo – ha ribadito – Sono stati compiuti crimini orribili contro la popolazione civile israeliana e questo non era stato ben sottolineato“.

Sulla questione è intervenuto anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, con parole molto nette: “Per la pace ci vogliono schiena dritta e coraggio, non la debolezza e la codardia di un Governo che con una decisione pilatesca dimostra di considerare la sofferenza dei civili un drammatico ma inevitabile ‘effetto collaterale’ della guerra”. Sui social, l’ex premier non ha risparmiato critiche all’attuale governo e ai suoi esponenti: “Giorgia Meloni poco fa ha detto di essere concentrata per frenare una crisi umanitaria a Gaza. Un impegno solenne che però stride con l’azione del nostro Governo in sede Onu – ha sottolineato – dove ieri sera l’Italia si è astenuta su una risoluzione che perorava una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza. La scusa accampata da Meloni – spiega il leader pentastellato – è l’assenza nel testo di una condanna di Hamas e di un riferimento al diritto di Israele a difendersi. Due temi su cui la comunità internazionale, con le Nazioni Unite in prima fila, si è pronunciata con inequivocabile chiarezza già dai primi minuti dopo il vile attentato terroristico perpetrato da Hamas”. Successivamente Conte ha proseguito: “La risoluzione è stata poi approvata dall’Assemblea Generale Onu con 14 voti contrari, 45 astensioni e 120 voti favorevoli – ha ricordato – Per caso il Governo italiano vuole suggerirci che ci sono 120 Stati membri delle Nazioni Unite che fiancheggiano Hamas? Francia, Spagna, Belgio, Portogallo e altri 116 Paesi – secondo il Governo italiano – avrebbero espresso la loro vicinanza ai terroristi di Hamas? – ha chiesto provocatoriamente – O piuttosto tutti questi Stati hanno espresso una chiara posizione affinché venga garantito il diritto internazionale umanitario?”.

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