“Anche se dopo l’11 settembre abbiamo visto giustizia e l’abbiamo ottenuta, abbiamo anche commesso degli errori“. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha messo in guardia Israele dal commettere gli stessi errori fatti dagli Stati Uniti a seguito degli attentati del 2001. In conferenza stampa a Tel Aviv, dopo l’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il capo della Casa Bianca ha fatto un parallelo tra gli assalti di Hamas e il terrorismo di Bin Laden, spiegando che la reazione di shock e dolore è analoga a quando “molti americani erano consumati dalla rabbia per ciò che era accaduto”. Da qui l’invito a non commettere gli stessi errori.

“Il 7 ottobre in proporzione è come 20 volte l’11 settembre”, aveva dichiarato poco prima Netanyahu incontrando Biden. “Il 7 ottobre, Hamas ha ucciso 1.400 israeliani, forse di più. Questo è un Paese di meno di 10 milioni di abitanti. Questo sarebbe l’equivalente di più di 50mila americani uccisi in un unico giorno. Sono venti 11 settembre. Ecco perché il 7 ottobre è un altro giorno che rimarrà nell’infamia”, ha rincarato il premier israeliano. Ricalcando un’espressione che era già stata usata dal segretario di Stato americano Antony Blinken: “Questo attacco di Hamas vale come dieci 11 settembre se si considera il numero della popolazione di Israele”, aveva detto durante la sua visita a Tel Aviv del 12 ottobre.

Al di là dei paragoni tra la portata delle due stragi, conta il messaggio di Biden. Il presidente degli Stati Uniti è decollato dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv intorno alle 17.30 dopo circa 7 ore di visita. A Israele ha portato tutto l’appoggio di Washington, ma ha anche posto dei paletti: “Dobbiamo tener presente che Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza“, ha detto il presidente Usa a Netanyahu. E ancora: “Bisogna fare giustizia” ma “non lasciate che questa rabbia vi consumi“. “Le scelte non sono mai facili” e “c’è sempre un prezzo da pagare” perché “richiedono una valutazione onesta”. “La maggioranza dei palestinesi non sono Hamas” e “anche la perdita di vite palestinesi conta“, ha voluto sottolineare Biden. Inoltre, l’inquilino della Casa Bianca ha annunciato “100 milioni di dollari di fondi Usa per l’assistenza umanitaria a Gaza e Cisgiordania. Questo denaro sosterrà oltre un milione di sfollati per il conflitto, comprese le necessità di emergenza a Gaza”.

D’altronde, gli Usa già da giorni hanno manifestato il timore di un allargamento del conflitto, in particolare in caso di invasione via terra della Striscia di Gaza. Anche per questo, Biden ha ribadito come gli Stati Uniti siano al fianco di Israele, ad esempio con “un ulteriore pacchetto di aiuti, per continuare a fornire materiale per far sì che i cieli siano sicuri salvando così le vite dei civili”. “La portaerei Ford verrà trasferita nel Mediterraneo per esercitare il suo potere di deterrenza ed evitare che il conflitto si allarghi“, ha dichiarato il presidente Usa. Che ha voluto lanciare un avvertimento; “Se pensate di attaccare Israele, rinunciate a quest’idea, non fatelo“. Con il sostegno americano, “oggi Israele è più forte che mai“, ha aggiunto.

“Abbiamo visto il tuo sostegno ogni giorno. Un chiaro messaggio ai nostri nemici”, ha ringraziato Netanyahu in conferenza stampa. “La tua visita è la prima di un presidente Usa in Israele in tempo di guerra”, ha aggiunto rivolgendosi a Biden. Poi un altro paragone storico: “Come il mondo si è unito per sconfiggere il nazismo e si è unito per sconfiggere l’Isis, dobbiamo essere uniti per sconfiggere Hamas. Israele è unito per sconfiggere Hamas”. Biden in questo caso ha fatto da sponda: Hamas ha “compiuto orrori che al paragone quelli dell’Isis appaiono più ragionevoli“, ha sostenuto il presidente Usa. Che poi però ha tenuto nuovamente a specificare un concetto: “Io come presidente americano ho come altissima priorità garantire il ritorno degli ostaggi vivi“. Un altro segnale contrario all’invasione di Gaza.

Biden invece ha sposato in pieno la tesi di Israele riguardo all’esplosione all’ospedale di Gaza. Sembra che “sia stata fatta dall’altra parte”, ha dichiarato. “In base a quello che ho visto, sembra che sia stato fatto dall’altra parte, non da voi. Ma ci sono molte persone là fuori che non ne sono sicure, quindi dobbiamo superare molte cose”, ha detto il presidente degli Usa rivolgendosi a Netanyahu. Alla domanda su cosa lo renda fiducioso che Israele non sia dietro l’attacco all’ospedale, Biden ha risposto: “I dati che mi sono stati fatti vedere dal mio dipartimento della difesa“. Poi, nel ribadire che “gli Stati Uniti daranno a Israele ciò che è necessario per difendersi”, il presidente Usa ha concluso dicendo che “il coraggio del popolo israeliano è stato sbalorditivo“. Pochi minuto dopo il decollo del suo Air Force One, è ripreso il lancio dei razzi da Gaza nella parte centrale di Israele.

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