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Simona Ventura: “Una Rai senza reality? Sbagliato farne a meno: è un genere che funziona e dipende da come lo fai, da chi tiene il volante”

La conduttrice ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage

di F. Q.

Ha ragione Simona Ventura quando parla con entusiasmo di Citofonare Rai2 a Fanpage. Lo definisce “un gioiellino” e spiega: “È una novità che abbiamo creato io e Paola Perego che sta crescendo in una parte del palinsesto che era morta. Noi con umiltà ed entusiasmo abbiamo preso questa fascia, portandola a livelli che non pensavamo di poter raggiungere due anni fa. Credo sia diventato un piccolo gioiellino di Rai2. Lo facciamo divertendoci, con leggerezza e questo dà i suoi frutti”. Si vede che la conduttrice si diverte e d’altra parte, chi se non lei può dare una lettura di quello che accade in tv? “Gli anni 2000-2010 sono stati anni d’oro per la Tv e per i reality, dato che di base c’erano i soldi per fare i programmi. La Tv poi ha iniziato a mostrare la corda dal 2011 in poi, un po’ per ragioni di sostenibilità economica e anche per la volontà della Rai, dal mio punto di vista sbagliata, di rinunciare ai reality. Penso che se un’azienda si trova sul mercato deve saper valorizzare i suoi prodotti”, afferma. Ma per Ventura non si tratta di “difendere” i reality ma della scelta di “volerne fare a meno. Si tratta di un genere che funziona ancora adesso e dipende come lo fai. È uno strumento molto importante che puoi livellare verso il basso o verso l’alto, dipende da chi tiene il volante”. E per la conduttrice è in arrivo un altro impegno non di poco conto: Ballando con Le Stelle. Non sarà sola ma con il compagno Giovanni Terzi, naturalmente ‘divisi’ per i balli: “Lo spirito è bello. Ho detto di sì al “generale Milly”, questa cosa mi era stata già proposta per Il Cantante Mascherato e a lei era venuta in mente questa idea della presenza di Giovanni. Credo sia la prima volta per la Tv italiana, se non in assoluto, che una coppia partecipi al programma separatamente”.

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