“In nome della nostra antica collaborazione a San Patrignano, vorrei chiederle una cortesia, visto che ora è nel giro: provi a dire alla regina Giorgia di essere un filino meno arrogante e un po’ più umile”. È la ‘particolare’ richiesta che a Otto e mezzo (La7) Pier Luigi Bersani fa a Letizia Moratti, che, dopo una breve liaison politica con Matteo Renzi e Carlo Calenda e nonostante le sue passate dichiarazioni contro la “destra-destra”, è tornata alle origini, rivestendo il ruolo di presidente della consulta del segretario nazionale di Forza Italia e sostenendo, quindi, Giorgia Meloni e il suo governo.

Bersani fa riferimento alla manifestazione organizzata lo scorso sabato dalla Cgil: “Duecentomila lavoratori sono scesi in piazza per dire alla Meloni una cosa chiara: siamo gli unici che pagano le tasse fino all’ultimo euro e con questi salari qui ci tocca anche pagare le cure. Ecco, di fronte a questo un presidente del Consiglio ‘patriota’, che tiene all’unità del paese, un segnalino di ricevuto deve darlo. Altrimenti, cara signora, mi dia retta: questo paese si spacca nel profondo”.

Finale bordata di Bersani al generale Vannacci, quando la conduttrice Lilli Gruber introduce il servizio di Paolo Pagliaro sull’ennesima richiesta avanzata dalla destra per le dimissioni della giudice Apostolico: “La giudice, insomma, deve andarsene, mentre uno che bestemmia contro la Costituzione continua a fare il generale. Ma guarda un po’”.

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