Il 6 e 7 ottobre 2023 a Napoli si è tenuto il XV Forum Internazionale sulla economia dei rifiuti. Il Forum è giunto alla XV edizione grazie all’impegno appassionato, competente e visionario del presidente del Consorzio Polieco, Enrico Bobbio, e del suo “centravanti di sfondamento” direttore generale, Claudia Salvestrini, la prima donna in Italia ad avere raggiunto una simile posizione, avendo dimostrato in questi 15 anni intenso impegno civile motivato non certo solo da interesse al profitto ma soprattutto da etica di impresa finalizzata ad assicurare legalità e quindi salute pubblica anche nel campo minato del mondo dei rifiuti in Italia.

Il Forum internazionale Polieco ogni anno fa il punto sulla situazione della produzione ma soprattutto del corretto e migliore riciclo della plastica insieme ad un mondo non solo di politici e imprenditori ai più alti livelli internazionali ma anche insieme al mondo variegato ed interdisciplinare di tanti scienziati di tanti discipline (chimica, biologia marina, ingegneria) in grado di farci capire in modo semplice e concreto cosa sta succedendo nel mondo grazie e per colpa della plastica, e senza demonizzarla, indirizzare l’intero mondo politico e della imprenditoria italiana verso le soluzioni più utili, concrete, ma anche e direi soprattutto salubri nel riciclo delle plastiche.

Noi che seguiamo ininterrottamente i lavori scientifici e congressuali del Consorzio dal 2011 abbiamo imparato tantissimo innanzitutto sulla tragedia dello scorretto smaltimento dei rifiuti industriali, plastica compresa, che sta progressivamente togliendo decine di migliaia di anni di vita ormai a milioni di cittadini italiani (non meno di 6.2, di cui ben 1.8 soltanto campani secondo il “Progetto Sentieri” Istituto Superiore di Sanità) specie per il fenomeno di scorretto smaltimento dei rifiuti industriali ormai impropriamente ma universalmente noto come Terra dei Fuochi. Dove siamo arrivati nel 2023?

Il titolo di quest’anno del Forum è “Malati d’ambiente”. Rappresentati dal collega Luigi Montano, uroandrologo, che per primo ha illustrato come ormai le microplastiche ad azione patogena sono ormai da tempo dentro di noi riscontrandole nelle urine di dieci pazienti, abbiamo preso atto di quanto ormai, per il pessimo e scorretto smaltimento e mancato corretto riciclo delle plastiche, siamo colpiti da patologie sempre più varie e costose da curare, iniziando da una infertilità sempre più pericolosa e ingravescente in tutto il mondo.

Nei prossimi giorni il mondo scientifico internazionale (Marfella R et al: New England Journal of Medicine, in corso di pubblicazione) verrà a conoscenza di come le microplastiche presenti nelle placche ateromasiche ad azione proflogogena siano correlate direttamente alla mortalità cardiovascolare di 312 diabetici campani. Questo aiuta a spiegare non solo l’eccesso di diabete in Campania ma anche e soprattutto l’eccesso di mortalità che si registra per incidenti cardiovascolari nei diabetici.

Le plastiche sono sempre più ormai anche dentro di noi ma non solo per fare danno ma anche per fornirci importantissimi “pezzi di ricambio” grazie alle nuove tecnologie. Dobbiamo quindi studiare sempre di più l’impatto delle plastiche sulle matrici biologiche di tutti gli esseri umani.

E’ giunta l’ora che quello che nasce come un Forum economico rivolto ad aziende di riciclo diventi sempre più anche un Forum sanitario dove i medici possano andare a comprendere come evitare le malattie in questo mondo ormai di plastica. E’ quindi nostra precisa scelta, come ISDE Napoli, fare inserire il Forum nei nostri programmi di formazione ECM, specie se la Polieco intenderà continuare a svolgere il suo preziosissimo Congresso a Napoli nei prossimi anni.

Tracciare e avere impianti sempre più numerosi e di qualità per riciclare i rifiuti industriali non solo di plastica che al contrario dei rifiuti urbani crescono sempre di più è ormai una necessita ineludibile non solo per far crescere economicamente l’Italia ma innanzitutto per assicurare salute evitando che sempre più cittadini italiani come nelle Terre dei Fuochi si ammalino e muoiano in maniera eccessiva. A questo punto, perché non pensiamo in Italia a istituire i LER “Livelli Essenziali di riciclo” regionali in analogia con i Lea “Livelli essenziali di assistenza”?

I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).
Curare sempre più cittadini che si ammalano perché non abbiamo mantenuto un ambiente salubre specie per il mancato corretto riciclo e smaltimento dei rifiuti anche di plastica sta diventando sempre più gravoso ed economicamente insostenibile per il SSN pubblico, solidale e universale.

Creare, sulla base dei dati annuali dell’Ispra in Italia, una serie di indicatori della presenza di impianti a norma, controllati e produttivi, cominciando dal comparto della plastica, certificando un riciclo di qualità e non solo quantitativo, e raggiungibili con incentivi e non sanzioni alle imprese, sembra una strada percorribile ed efficace innanzitutto per evitare che ormai milioni di cittadini italiani si ammalino sempre più per il loro ambiente di vita malato per scorretto smaltimento dei rifiuti. Abbiamo bisogno che in ogni regione ci siano impianti di certificata qualità di riciclo per evitare che ogni giorno e non solo in Campania si ammalino e muoiano in maniera evitabile decine di cittadini, ogni giorno!

I LER, più che i Lea, potrebbero aiutare a ridurre, specie in Regioni come la Campania che da oltre 40 anni ha zero impianti a norma specie per rifiuti tossici come amianto e rifiuti ospedalieri, quella indispensabile inversione nella perdita di aspettativa di vita media che 40 anni fa allineava la Campania a tutta Italia, mentre oggi vede la Campania come la Regione più giovane ma anche la più malata di Italia.

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