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Giancarlo Magalli: “Mi davano due mesi di vita a causa di un linfoma. È stato scoperto perché mi era venuta un’infezione”

Il conduttore ospite di Mara Venier parla dell'ultimo anno e mezzo segnato da problemi di salute e auspica un ritorno sul piccolo schermo in prima linea

di Emanuele Corbo

Ho ripreso peso, mi ricomincio a somigliare”. Giancarlo Magalli dopo la malattia torna in tv ospite di Mara Venier a Domenica In nella puntata dell’8 ottobre. Nel salotto di Rai1 il conduttore ripercorre gli ultimi 18 mesi segnati da problemi di salute che hanno messo a dura prova lui e i suoi cari. “Mi ha preso in contropiede, è arrivata inaspettata” spiega Magalli. “I medici mi dissero subito: ‘Lei ha un linfoma, ha due mesi di vita‘, dico: ‘Bene grazie non prendo impegni, disdico l’abbonamento alle riviste’. ‘Ma non si preoccupi perché nel 90% dei casi i linfomi guariscono, adesso inizieremo con le cure’”.

IL CALVARIO IN OSPEDALE – Lo storico volto Rai prosegue: “Il linfoma è stato scoperto perché mi era venuta un’infezione. Da una disgrazia ne è nata una fortuna”. Accanto a lui la sua famiglia, anzi le sue due famiglie come fa sapere lui stesso: “Le mie ex mogli facevano i turni al mio capezzale. Per l’infezione mi hanno dato delle medicine che non so cosa fossero, credo dei funghi allucinogeni, avevo le visioni, vedevo gente che girava per la camera, ero completamente fuori. Ho fatto anche cose come strapparmi la flebo e i medici dissero: ‘O lo leghiamo o qualcuno lo deve sorvegliare ma non abbiamo personale’, quindi una notte c’era la mia prima moglie, una notte la seconda, poi la mia prima figlia, la seconda… e stavano attente che io non facessi il matto. Ero commosso da questa vicinanza”.

IL RITORNO IN TVOra che il peggio è passato c’è la voglia di tornare a lavorare. Per ora Magalli tiene una rubrica all’interno de I fatti vostri, ma non nasconde un po’ di amarezza: “Mi sono ammalato, ho lasciato delle trasmissioni e non ne ho trovata una quando sono guarito, per cui abbiamo ricominciato daccapo”.

L’ESORDIO CON GIANNI BONCOMPAGNI – Spazio anche a ricordi ben più lieti di 60 anni di carriera, prima dietro le quinte poi davanti alle telecamere: “Gianni Boncompagni è stato una persona fondamentale nella mia vita e nel mio lavoro […] Siamo stati amici per tutta la vita […] aveva un’ironia, un genio, un’inventiva, era una persona fuori dal comune. Abbiamo fatto tanti programmi, quasi tutti fortunati”. Proprio a lui Magalli deve il debutto come presentatore: “Ero stato autore di ‘Pronto, Raffaella?‘ ed ero sempre autore di ‘Pronto, chi gioca?‘ con la conduzione di Enrica Bonaccorti. Durante il programma Enrica rimase incinta, ebbe una complicazione e la dovettero ricoverare in ospedale. Gianni mi telefonò, ero in cucina suonò il telefono e mi disse: ‘Domani vai in onda tu'”. È stato quello il punto di partenza di una carriera da conduttore a cui Magalli non è ancora intenzionato a dire addio.

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