“Paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato”… recitavano i versi di una canzone cantata dai Ricchi e Poveri e Josè Feliciano e intitolata Che sarà sarà ed è questo anche il titolo della nuova esperienza creativa della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, allestita a Guarene vicino ad Alba. Un Paese/Museo, ma non addormentato, anzi vivo, pulsante, poetico creato da una collaborazione tra un’illuminata amministrazione e una quasi rinascimentale contessa, cui le sempre presenti Fondazioni bancarie, San Paolo e Crt, oltre la Regione Piemonte, danno giustamente supporto e che ha coinvolto tutti i residenti facendoli diventare cittadini del mondo.

Questo dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto i privati possano essere propulsori di cultura e bellezza, come anche ad esempio, la Fondazione Palazzo Strozzi fa altrettanto brillantemente. Sì, perché Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, una novella Isabella d’Este, ha trasformato questo luogo non facilmente raggiungibile, un’ora esatta da Torino, ma fantasticamente agognato, percorrendo la strada tra filari d’uva, dolci colline, tramonti tizianeschi, in un Paese delle Meraviglie.

Guarene, al centro del Roero, a confine con la città di Alba, capitale del territorio delle Langhe, è un comune che ha ottenuto la bandiera arancione dal Touring Club Italiano poi la “Spiga Verde” e quest’anno nel 2023 è entrato nel novero dei “Borghi più belli d’Italia”, oltre il Castello della fine del XVIII sec., ha dal 1992, il valore aggiunto della Fondazione della Famiglia Sandretto Re Rebaudengo. Un intero luogo d’Arte, quindi, con opere dentro il Palazzo, e fuori nel parco tra i filari, che donano un fantastico rosè, poi tra le siepi di profumato rosmarino, ti appaiano sculture di alberi metallici per accedere infine ad un belvedere unico, da cui assaporare, con un bicchiere delle sottostanti vigne e nel silenzio totale, il paesaggio delle colline.

Perché natura, arte, buon cibo e buon vino da queste parti sono la regola e sia io che Patrizia Sandretto, appassionate testimonial di questo stile di vita, tanto da esserci entrambe gratificate del Premio Mario Soldati, lo coltiviamo con infinita costanza.

E così in questi paesaggi sublimi, si possono ammirare opere di Mariella Senatore, Betty Bee e poi Monica Bonvicini, Enrico David, Marco Giordano e Kinkaleri, Roberto Cuoghi, Giulia Cenci.Bartira, Dafne Boggeri e Caterina De Nicola , Benni Bosetto, Isabella Costabile, Gino De Dominicis, Chiara Fumai e Giulia Piscitelli artisti italiani attivi tra gli anni Novanta sino ad oggi. Insieme alla mostra, Palazzo Re Rebaudengo espone un omaggio a Marisa e Mario Merz, Gianfranco Baruchello e Michelangelo Pistoletto, le cui opere provengono dalle fondazioni a loro dedicate che fanno parte del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea.

La sera è un tripudio di colori e luci e andar su e giù per le ondeggianti colline del Roero dona un senso di appagante felicità, magari anche dopo un gustoso piatto di tajarin al tartufo, innaffiato dal vino di Barbaresco, comune limitrofo. Gustare l’Arte è soprattutto questo, unire in un unico connubio, eleganza, saper vivere, ricerca, sperimentazione, gioco e un viaggio a Guarene significa veramente questo.

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