Erika Burkart è stata una poetessa svizzera (1922-2010) nata ad Aarau. Ha abitato per tutta la vita nella casa di famiglia, una antica abbazia, ed era sposata con il poeta Ernst Halter, che ora amministra il suo lascito. Ha pubblicato più di venti volumi di poesie e inoltre romanzi e altre prose liriche. Burkart è stata una delle voci più importanti della poesia tedesca della sua generazione. Nel 2005 è stata la prima donna a ottenere il Großer Schillerpreis, all’epoca il massimo riconoscimento per la letteratura svizzera.

A.R.

Beruf
Die weiße Nacht schaut
durch alle Fenster herein
mit Schneebaum,
schwelendem Aschenhimmel.
Mich schmerzt, zwischen Schweigen und Rede
Membran zu sein,
wortlos zu lauschen
in den entstirnten Raum

*
Chiamata
La bianca notte guarda dentro
da tutte le finestre
con albero innevato
cielo di cenere e brace nascosta.
Mi fa male essere membrana,
fra silenzio e parola
rimanere ammutolita in ascolto
in questo spazio privo di stelle.

***

Das Gedicht
Notiert, korrigiert, verworfen.
Vergessen, erinnert,
neu konzipiert.

Unwillig verschickt; ein Geheimbrief,
denn sie kennen den Schlüssel nicht.

Stimme, die ein Gespräch sucht
in dieser und ferner Zeit,
das im Tod nicht erstickt.

Das Gedicht. Die in Schrift
und Sprache verborgene,
Erzadern führende
Schicht.

*

La poesia
Annotata, corretta, scartata.
Dimenticata, ricordata,
ripensata.

Spedita malvolentieri; una lettera segreta
poiché loro non conoscono la chiave.

Voce che cerca una conversazione
in questo e in un altro tempo,
un dialogo che non soffochi nella morte.

La poesia. Quella nascosta
in scrittura e linguaggio
falda
con filone metallifero.

***

Verborgenheit
Wir die trüben Gäste der Erde,
die wir verbrauchen,
die uns verbraucht.

Zu einer schwarzen Beere
ist mein Leben geschrumpft,
ist bitter,
hält sich verborgen, hoffend,
der Dunkle Vogel
finde sie nicht.

*

Protezione
Noi, gli opachi ospiti sulla terra,
che consumiamo,
che ci consuma.

In una bacca nera
si è ristretta la mia vita,
è amara,
si tiene protetta
così che il Nero Uccello
non la trovi.

***

Krank
Im Verlies der Krankheit
dunkel der Tag,
schrumpft in der Rückschau
das Leben zur Frist –
eine Flocke und eine Flocke…
wenn das Schneien im Fenster
Ewigkeit ist.

*

Malata
Nei cunicoli della malattia
buio il giorno,
si riduce la vita, se guardi indietro,
a un istante –
un fiocco e un altro fiocco…
quando il nevicare sulla finestra
è eternità.

***

Lebens-Fries, ein Palimpsest
Durch Schleier,
in Spiegeln,
auf Fotos, in Büchern,
unter der Lupe,
im Wachtraum, im Schlaftraum,
bedacht, vergessen,
aus Schutt gescharrt,
verschwiegen, beschrieben,
in Worte gebunden,
aus Worten gelöst,
freigegeben
Zufall und Zeit:
der Lebensfries

Erinnerung nähre!
In der Dämmerung erwacht
das innere Auge,
im Dunkel kommen
auch Schatten durch.

***

Affresco di una vita, un palinsesto
Attraverso veli,
negli specchi,
su fotografie, nei libri,
sotto la lente,
nel sogno a occhi aperti, a occhi chiusi
pensato, dimenticato,
raspato fuori dalle macerie
omesso, trasmesso,
avvinto dalle parole,
affrancato dalle parole,
indipendente da
caso e tempo:
l’affresco di una vita

Ricordo nutri!
Si sveglia nella penombra
l’occhio interiore,
attraverso il buio passano
anche le ombre.

I sono testi tratti da Geheimbrief [Lettera segreta], Amman Verlag, 2009.

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