Eni è pronta a investire 7,7 miliardi di dollari in Egitto nei prossimi quattro anni. Lo annuncia, in un comunicato, la presidenza egiziana dopo l’incontro tra l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il presidente Abdel Fattah al-Sisi. Un risultato “frutto dell’impegno dell’azienda energetica italiana di potenziare i suoi progetti di successo in Egitto”, fanno sapere gli egiziani.

All’incontro hanno partecipato anche il ministro egiziano del Petrolio e delle Risorse Minerarie Tarek El-Molla e alti funzionari dell’Eni. Il portavoce di al-Sisi, il Consigliere Ahmad Fahmy, ha affermato che durante l’incontro “il presidente ha apprezzato le eccezionali relazioni italo-egiziane nonché la partnership di lunga data con Eni. Il presidente ha inoltre apprezzato le molteplici attività che l’azienda ha implementato in Egitto secondo i più alti standard globali. Il presidente al-Sisi auspica – ha proseguito – di far avanzare ulteriormente la fruttuosa cooperazione tra Egitto ed Eni nei settori della ricerca, esplorazione, sviluppo e produzione, con l’obiettivo di sfruttare le risorse dell’Egitto nel settore energetico e valorizzare gli enormi successi ottenuti in questo riguardo negli ultimi anni”.

L’amministratore delegato di Eni, Descalzi, ha espresso – si legge ancora sul sito della presidenza egiziana – “il suo orgoglio nella cooperazione con l’Egitto, alla luce degli stretti legami tra Egitto e Italia“. Ha sottolineato la “grande importanza dell’Egitto come uno dei principali mercati per le attività e gli affari di Eni a livello mondiale, date le promettenti opportunità di cui gode il settore energetico in Egitto, in particolare con l’interesse personale dello Stato e del presidente a potenziare questo settore vitale e massimizzarne il ritorno in Egitto. Ciò – ha sottolineato l’amministratore delegato di Eni – ha portato alla creazione di un modello di successo riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo”.

A maggio l’ad di Eni era intervenuto alla convention di Forza Italia elogiando lo “sforzo” egiziano verso il nostro Paese: “All’Egitto se dai ricevi“, aveva commentato. Parole che in quei giorni sono state molto criticate da una parte della politica italiana. Frasi definite “inaccettabili” da Angelo Bonelli, deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra. “Abbiamo barattato l’impunità degli assassini di Regeni con il gas?”, aveva polemizzato anche la segretaria del Partito democratico Elly Schlein.

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