La Banca centrale cinese è nuovamente intervenuta per tagliare i tassi di interesse in funzione di sostegno all’economia. Il Loan prime rate con scadenza ad un anno è stato abbassato di 10 punti base al 3,45%. Tuttavia, contrariamente alle attese, la banca centrale ha mantenuto fermo al 4,2% il tasso a 5 anni, il benchmark per i mutui immobiliari. Un intervento nel complesso leggero che ha deluso i mercati. La Borsa di Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,8%, l’indice di Shanghai è sceso dell’1,2%. Lo yuan cala dello 0,2% sul dollaro. Secondo l’opinione degli economisti di Goldman Sachs l’intervento della Banca centrale è stato morbido nel tentativo di proteggere i margini di interesse delle banche (che scendono quando i tassi calano, ndr).

Pechino sta cercando di gestire una fase finanziaria complessa con forti turbolenze provenienti dal mercato immobiliare che si stanno propagando al sistema bancario “ombra”. Nei giorni scorsi la banca centrale aveva già tagliato i tassi sui prestiti ad ad un anno e immesso una massiccia quantità di liquidità nel sistema.

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