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Mika compie 40 anni: “Ho attraversato il buio. Avere a che fare con la morte fa capire meglio la vita”. E per i festeggiamenti fa le cose in grande

40 anni compiuti il 18 agosto, il cantautore fa un bilancio di questo traguardo in un'intervista a "Vanity Fair": "È come se fossi un po’ in un purgatorio moralistico dei comportamenti, rispetto a quello che mi è permesso fare e non fare, dire e non dire"

di Gabriele Scorsonelli

Sensibile, nostalgico, creativo. Nel mondo tutto colori ed emozioni di Mika c’è spazio per relazioni, musica e sogni. E per la consapevolezza che “la felicità più favolosa sta nelle piccole cose” e spesso fa rima con scomodità e semplicità. Il cantautore e showman libanese l’ha imparato a sue spese in un’altalena di gioie e dolori, difficoltà e successi: l’infanzia a Beirut, il trasferimento a Parigi a causa della guerra civile, la prigionia del padre in Kuwait. E ancora la precarietà economica della famiglia, l’arrivo a Londra, la consacrazione con Grace Kelly nel 2007 e la fama globale. Quarant’anni compiuti il 18 agosto e pieni di musica, sensazioni ed esperienze che l’artista ha raccontato in una lunga intervista a Vanity Fair.

Come in un limbo, Mika sta in equilibrio tra la maturità di un’età più adulta e l’euforia della gioventù. “Mi fa ridere perché non so cosa dovrei provare. A me sembra che non siano abbastanza per dire ‘ecco sono arrivato nella fase deliziosa della vecchiaia’ e allo stesso tempo credo che siano troppi per avere la scusa di fare tutto il chiasso e tutte le stupidate che vorrei. È come se fossi un po’ in un purgatorio moralistico dei comportamenti, rispetto a quello che mi è permesso fare e non fare, dire e non dire”, spiega.

Questa sensazione, però, non lo turba affatto: “Me ne frego completamente. Quando salgo sul palco c’è sempre una parte di me che è rimasta alla prima volta. Mi sento quindi come se avessi sempre nove anni, per il resto invece sento di avere l’età che ho e forse anche di più”. Sotto i riflettori e con un microfono in mano, un eterno Peter Pan. Ma per crescere, il cantautore ha dovuto affrontare momenti di sofferenza (soprattutto con la scomparsa della madre, nel febbraio 2021): “Oggi capisco molto di più la vita. E questo è successo perché ho sperimentato le zone più oscure, ho attraversato il buio – sottolinea –. Ho scoperto che, paradossalmente, avere a che fare con la morte può farti capire meglio la vita. Impari che si sopravvive anche al dolore”. E ancora: “Anche se ho una parte di me che non vuole crescere, oggi non mi sento immaturo. Sento anche di non avere più paura della vita e forse nemmeno della morte. Questo mi rende più coraggioso e forse più adolescente nella grinta, nella follia, nelle ambizioni che ho. Stranamente, forse sono anche più libero”.

Libertà è spesso sinonimo di felicità. E, raggiunta la soglia dei 40 anni, Mika ha organizzato festeggiamenti in grande stile. Dopo sei giorni di navigazione, una colorata e allegra carovana di barche a vela, comandata dall’artista stesso, giungerà su una piccola isola greca a nove ore di distanza da Atene. Destinazione, una piccola taverna a gestione familiare: “Ci saranno 25 persone arrivate da tutte le parti del mondo. Saremo su una spiaggia fatta di grossi sassi dove c’è solo una minuscola taverna. Lì ci sarà tutto quello che piace a me: i miei cari, un po’ di scomodità che fa sempre bene e i piatti più semplici. Staremo insieme in tutta la bellezza che la semplicità porta con sé”.

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