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Sanna Marin, l’ex premier finlandese rinasce tra trasparenze, minigonna e musica dopo l’annus horribilis

Per Sanna Marin è stato un anno da incubo. Ma le capacità di ripresa della politica finlandese sono emerse con prepotenza e così Sanna ha voluto testimoniare sul suo profilo social la svolta

di Simona Griggio

Le polemiche per i balli e i party mentre era premier, la più giovane prima ministra della storia. La batosta alle elezioni. Le dimissioni dalla carica di leader del partito socialdemocratico. E, quando sembrava che la catena dei rovesci fosse conclusa, il divorzio dal marito. Per Sanna Marin è stato un anno da incubo.

Ma le capacità di ripresa della politica finlandese sono emerse con prepotenza. Oggi qualcuno la chiamerebbe resilienza. E così Sanna ha voluto testimoniare sul suo profilo social la svolta. Addio agli abiti formali del periodo alla guida del suo Paese, per di più in un periodo difficilissimo. Dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, la Marin ha infatti gettato le basi per l’abbandono della tradizionale neutralità e l’adesione alla Nato. Tutto questo dopo aver affrontato la sfida del Covid.

La “nuova” Sanna, a 37 anni, si è presentata così al Flow Festival che quest’anno ha portato sul palco gli entusiasmanti live di Blur, Lorde, Wizkid, Caroline Polachek. Un appuntamento che si rinnova ogni agosto e che l’ex prima ministra ha festeggiato con mise considerate audaci. Un abito nero trasparente. Un abito rosa quasi fluo in puro stile Barbie abbinato a un paio di stivaloni neri. Alla fine è spuntata pure la minigonna. Di pelle e con un bel paio di scarpe col tacco ai piedi.

Quasi un défilé sensuale che molti hanno voluto interpretare come uno sberleffo a tutti quelli che hanno criticato il suo stile di vita. Non c’è dubbio: gli analisti hanno spiegato che una componente del rovescio elettorale è stato determinato proprio dai video dei party organizzato nella sua dimora da premier.

Ogni mondo è paese e persino qui, nel tollerantissimo Nord dell’Europa, su di lei si è abbattuto uno tsunami di critiche. In tanti hanno tuonato: comportamenti inadeguati per chi sta guidando la nazione. Persino se si tratta di una giovane donna. Persino se erano confinati nello spazio della vita privata.

Al Festival Sanna non è andata da sola. Con lei c’era un’altra parlamentare, Nasima Razmyar, che ha però preferito un profilo meno appariscente: una canotta e pantaloni larghi.

La Marin, insomma, ha voluto ostentare la sua serenità, a dispetto delle disavventure a catena. Ha anche postato i suoi video tra i partecipanti alla kermesse musicali. Li ha accompagnati con queste parole: “Sono in vacanza con mia figlia Emma e poi sport, amici, buon cibo e viaggi indimenticabili”.

Anche questa volta i commenti si sono divisi. Due fazioni: la vita dallo stile rock di Sanna ha sempre scatenato queste reazioni. C’è chi ha commentato: “Grazie per aver mostrato a tutti che è possibile occupare ruoli di responsabilità e vestirsi come si preferisce allo stesso tempo”, è stato il commento dell’influencer Caecilie Johansen, molto nota nel suo Paese. Altro commento: “Avremmo già raggiunto la pace nel mondo se la maggior parte dei leader mondiali fosse come Sanna Marin”.

Non sono nemmeno mancate le critiche. Alcune bigotte, puntando l’indice contro il “cattivo esempio” dato dalla politica ai giovani. Altre hanno sollevato ancora una volta l’interrogativo che ha caratterizzato la campagna elettorale: uno stile di vita anticonformista è conciliabile con l’attività politica, visto che Sanna è rimasta comunque in parlamento?

A livello internazionale Sanna è sempre piaciuta moltissimo: una superstar della politica. Ma in patria, ha spiegato uno studio dell’Università di Helsinki, è apparsa come una “figura polarizzante”. Ovviamente anche per altre motivazioni politiche, sociali, economiche. La destra ha fatto blocco contro di lei e nelle urne l’ha spuntata. Ma le scene di Sanna che beve e balla nei party mentre è in carica hanno fatto scandalo. E pensare che non è accaduto nemmeno un millesimo di quanto è successo in Italia durante recenti epoche della politica.

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