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Carolina Marconi e il diritto all’oblio oncologico: “Condannata a morte. Ci levate gli anni più belli della vita”

L'ex gieffina commenta l'approvazione da parte della Camera della legge sul diritto all'oblio oncologico: "Va bene per una piccola fetta di persone più giovani e le altre? Ci avevano promesso dignità, parità e uguaglianza! Dove sono questi valori?"

di F. Q.

“Ci levate gli anni più belli della vita”. Carolina Marconi commenta su Instagram l’approvazione, da parte della Camera, della legge sul diritto all’oblio oncologico, grazie alla quale i pazienti oncologici guariti potranno esercitare i propri diritti in condizioni di uguaglianza rispetto al resto della popolazione con riferimento all’accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi, e alle procedure di adozione di minori. Una vittoria che riguarda da vicino la stessa Marconi, che ha sperimentato sulla propria pelle l’esperienza della malattia. Secondo lei questa legge è un passo avanti, ma non è ancora sufficiente.

Con il diritto all’oblio, in tema di accesso ai servizi bancari, finanziari ed assicurativi si prevede che ai fini della stipula o del rinnovo dei relativi contratti non è ammessa la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche da cui essa sia stata affetta in precedenza, qualora il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta; tale periodo si riduce della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del ventunesimo anno di età. È proprio su questo punto che Marconi insiste: “Ma 10 anni sono tanti… così ci levate gli anni più belli della vita, dove cerchi di costruirti una famiglia, una casa, adottare un bambino cercarti un lavoro duraturo… sei praticamente costretto ‘solo’ad aspettare come se fossimo tutti immortali, una persona che ha il tumore a 30 anni è fottuta le viene tolto il diritto di continuare non solo a lottare per se stessa e i suoi cari ma anche per inseguire i propri sogni pieni di speranze”.

E ancora: “Una legge che è stata approvata oggi in camera dei deputati va bene per una piccola fetta di persone più giovani e le altre? Ci avevano promesso dignità, parità e uguaglianza! Dove sono questi valori?”. Quindi la promessa: “Io continuerò a battermi affinché gli ex malati siamo tutelati a 360 gradi e non discriminati”.

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