Matteo Renzi incalza il governo di Giorgia Meloni. Nel corso di una conferenza stampa in Senato firma davanti ai giornalisti il disegno di legge di revisione costituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio dei ministri. Renzi così rispolvera, dopo tanti anni, il suo cavallo di battaglia del “sindaco d’Italia”. “Meloni non ha avuto la forza di fare. Chiacchiera, chiacchiera, ha un grande consenso ma fa melina”, insiste il leader di Italia viva presentando una proposta che, sottolinea, “sulla carta ha la maggioranza”. “Vediamo chi ci sta”, è la sua sfida rivolta non solo ai patiti di governo ma anche a Carlo Calenda: “Ricordo anche che era nel programma del terzo polo“, aggiunge Renzi.

E al leader di Azione, Renzi dedica diversi passaggi della sua conferenza stampa. “Su cosa pensa Calenda è giusto chiedere a Calenda, anche se lui spesso si esercita a dire quello che penso io. Sull’elezione diretta del premier è nel programma, poi si può cambiare idea. Sulla commissione Covid Azione ha votato a favore, poi non siamo una caserma si può anche votare no”, ha detto il senatore di Italia viva. Riferimento a Calenda (e alle sue critiche) anche in merito alle polemiche sulla cena al Twiga con Daniela Santanché dei renziani Boschi, Bonifazi e Nobili: “A me non interessa dove va a cena Bonifazi – dice Renzi – come non mi interessa dove va a cena Richetti. Mi interessa che quando vanno in aula portino avanti gli interessi degli italiani. Immaginare di imbastire una polemica sulle cene, è la stagione del grillismo di prima maniera. Parafrasando Pasolini si potrebbe dire ‘il grillismo degli anti-grillini‘. Spero che la prossima volta – aggiunge – le sentenze della corte costituzionale abbiano lo stesso spazio delle cene di Bonifazi”.

“A chi dice che appoggiamo il governo dico che siamo gli unici che fanno una opposizione seria e non ideologica, che non portano le badierine in piazza, ma le nostre proposte di legge”, aggiunge il leader di Italia Viva. Oltre all’elezione diretta del premier, il leader di Italia viva annuncia in conferenza stampa di aver apposto la firma ad altre due proposte di legge: una su Italia sicura e l’altra sulla partecipazione dei lavoratori agli utili. Quest’ultima, spiega, è una proposta della Cisl. “C’è chi sta con la Cgil e chi con la Cisl”, sottolinea il senatore. Spazio anche all’annuncio di Marco Cappato della sua candidatura alle elezioni suppletive nel seggio lasciato libero da Silvio Berlusconi: “La candidatura per il collegio Monza-Brianza la decideremo a settembre. Marco Cappato è capace di grande battaglie, non sempre le condivido, dobbiamo però capire se l’obiettivo è vincere o partecipare. Se è partecipare Cappato ha un grande capacità, se l’obiettivo è vincere non lo so. Dovete chiedere al Pd. Noi decideremo negli organi all’inizio di settembre ascoltando il territorio”, ha detto Matteo Renzi.

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