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“Dovevamo spendere 90 euro a testa, siamo arrivati a 1000. Ora vogliamo il rimborso”: da Venezia a Nizza in areo, il viaggio di 4 ragazzi diventa un’odissea

Ecco i dettagli della vicenda, raccontata da uno dei protagonisti a Leggo

di Paolo Aruffo

Potrebbe sembrare una barzelletta e invece, per cinque amici veneti tra i 21 e i 23 anni, non c’è stato nulla da ridere. A raccontarla, raggiunto da Leggo, è stato uno di loro, Julio Bessega, che il caso vuole si stia laureando in Scienze e tecniche del turismo culturale. Cos’è accaduto? Ad inizio mese, Julio e altri amici – Andrea, Ismael, Marco e un altro Andrea – sono andati in vacanza a Nizza, in Francia. Partenza prevista da Venezia, tutto prenotato già da aprile, direttamente dal sito ufficiale di Easyjet. Se non fosse che, circa un mese dopo, la compagnia aerea avvisa i passeggeri che il volo di ritorno è stato cancellato, fornendo quindi delle alternative senza che il prezzo (90 euro) cambi. “Scegliamo di fare uno scalo intermedio: Nizza – Amsterdam e da qui a Venezia Marco Polo”, spiega Julio.

Le cose, dunque, già si complicano, ma sembrano comunque fattibili. Ma da un semplice viaggio, anche piuttosto breve, si trasformerà in una costosa odissea, che non avrebbero mai potuto immaginare. Infatti, ecco il nuovo imprevisto: il giorno stesso del rientro – ovvero martedì 18 luglio – la compagnia aerea invia loro una mail che li avvisa della cancellazione del volo da Amsterdam a Venezia. Non solo. Quando i ragazzi la leggono, sono ormai a bordo dell’aereo con direzione Paesi Bassi. “Dopo un’ora abbondante di tentativi falliti di sentire qualcuno della compagnia al telefono – continua Julio -, allo scalo di Schiphol abbiamo trovato l’ufficio di un’agenzia viaggi dove, per fortuna, una gentile addetta mastica perfino un po’ di italiano. In questo modo riusciamo a prenotare un volo Ita Airways dell’indomani per Venezia, a 750 euro cadauno e anche delle camere in hotel: altri 170 euro a testa“.

Se a tutto ciò si aggiunge la cena e il taxi (l’albergo è a circa 10 km dell’aeroporto) il conto lievita arrivando a circa 1000 euro. Julio sa bene come muoversi e, avendo terminato da poco uno stage in un’agenzia di viaggi, aiuta anche gli altri amici a fare domandare per ottenere almeno un rimborso, come racconta lui stesso: “Il regolamento europeo che tutela i viaggiatori prevede che ci vengano riconosciute tutte le spese sostenute, hotel compreso, ed anche un risarcimento di 250 euro ciascuno“, conclude. Al momento, però, non si è mossa una foglia. Come andrà a finire?

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