Il Consiglio di Stato ha sospeso i provvedimenti con cui la Provincia autonoma di Trento aveva disposto l’abbattimento degli orsi Jj4 e Mj5. L’ordinanza sarà trasmessa al Tar per la fissazione dell’udienza di merito sull’impugnazione portata avanti dalle associazioni ambientaliste. L’abbattimento è definito “sproporzionato e non coerente” con le “normative sovrannazionali e nazionali” che “impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica”.

Nel provvedimento si legge inoltre che “Il quadro normativo sovranazionale impone che la misura dell’abbattimento rappresenti l’extrema ratio e che possano essere autorizzate deroghe ai divieti di uccisione delle specie protette ‘a condizione che non esista un’altra soluzione valida’ e nei soli limiti derivanti dai vincoli europei e internazionali”.

Durante l’udienza la Lav, rappresentata dall’avvocato Claudio Linzola, aveva sottolineato che non sussistono ragioni per le quali Jj4 venga uccisa o trattenuta in cattività vista la possibilità di traslocazione in un rifugio in Romania a spese dell’associazione animalista.

È infatti arrivato recentemente il determinante ok del ministero dell’Ambiente al trasferimento dell’orsa dopo avere acquisito la disponibilità delle autorità del Paese dell’Europa dell’Est ad autorizzare lo spostamento del plantigrado dal Centro di recupero di fauna alpina di Casteller, a Trento, al Libearty Bear Sanctuary di Zarnesti.

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