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“Costretta a barricarmi in ascensore per evitarlo”: la sindaca denuncia molestie dall’ex comandante dei vigili urbani

La prima cittadina di Bardonecchia, Chiara Rossetti, ha denunciato l'ex comandante dei vigili urbani, Alessandro Lovera, dopo essere stati vittima di attenzioni ossessive e morbose: entro fine luglio per l'uomo si deciderà l'eventuale rinvio a giudizio

di F. Q.

“Sono serena perché ho fatto ciò che era giusto fare, per me in quanto donna e per il mio ruolo di sindaca“: a parlare al Corriere della Sera è la prima cittadina di Bardonecchia (Torino) Chiara Rossetti, 54 anni, che ha denunciato per molestie sessuali l’ex comandante dei vigili urbani della sua città, il 52enne Alessandro Lovera. L’uomo – che da sei mesi è stato rimosso dall’incarico – è indagato per le sue attenzioni nei confronti della sindaca definite pressanti, ossessive e inopportune. Dagli “strusciamenti” ai “baci sulla guancia”, senza risparmiare i messaggi fuori luogo come “oggi sei stupenda”. La Procura del capoluogo piemontese ha chiuso l’inchiesta per molestie aggravate: entro fine luglio sarà la pm titolare Giulia Rizzo a richiedere l’eventuale rinvio a giudizio per Lovera. Pe l’uomo l’accusa aveva anche chiesto il divieto di avvicinamento, una misura che però è stata respinta dal gip.

“I primi approcci erano spesso difficili da decifrare, in ogni caso li ho sempre arginati. Quando però hanno preso una piega che aveva dei risvolti anche sull’attività amministrativa ho capito che non potevo più passarci sopra”, ha raccontato la sindaca al quotidiano. Nella denuncia della prima cittadina viene anche menzionato un episodio che avrebbe visto la donna costretta – sempre a causa delle attenzioni inopportune dell’uomo – “a barricarsi in ascensore e poi nel suo ufficio in attesa dell’arrivo dei carabinieri”. Le molestie, ha raccontato sempre la sindaca, “sono andate avanti dall’agosto al dicembre 2022. Avvenivano anche in Comune, alla presenza di altre persone e impiegati, mettendomi in grande imbarazzo. Toccatine, strusciamenti, bacetti sempre più fastidiosi, visto anche il mio ruolo. Situazione che mi creava un fortissimo stress, essendo una donna sposata, ho due figli, e sono una docente di liceo”, ha precisato la prima cittadina.

“A un certo punto mi sono resa conto che Lovera cominciava a utilizzare la storia di una presunta relazione, che non è mai esistita, per farsi forte nella gestione del suo ruolo di comandante dei vigili, con condotte che hanno prodotto favoritismi e irregolarità che ora stanno venendo fuori anche dagli accertamenti della Procura”, ha raccontato Rossetti, assistita dal suo avvocato Riccardo Salomon, facendo riferimento alla parte dell’inchiesta che vede indagati Lovera e altre 5 persone anche per altri reati, tra cui il peculato (per l’uso privato di due monopattini di proprietà del Comune di Bardonecchia) e una presunta truffa all’assicurazione. Lovera avrebbe falsificato, secondo l’accusa, gli elementi di prova di un sinistro che aveva visto coinvolto su una pista da sci un suo familiare, che si era infortunato in una caduta ma non era assicurato. L’ex comandante dal canto suo si dichiara incredulo e respinge tutte le accuse, parlando solo di un “clima confidenziale” e “rapporti cordiali” con la prima cittadina.

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