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Barbara D’Urso perde la causa contro Er Faina che la definì “imbecille”. Per il Gip non è diffamazione ma solo “cattivo gusto”

Nel 2019 sui social l'influencer aveva apostrofato la conduttrice con una serie di epiteti poco lusinghieri, ma il Gip ha archiviato il procedimento nei suoi confronti spiegando che l'espressione è "di cattivo gusto ma appare in linea con il personaggio, caricato ed esagerato"

di F. Q.

Aveva definito Barbara D’Urso, tra le altre cose, “imbecille” in una serie di video, e per questo nel 2019 era scattata la denuncia nei confronti di Er Faina, nome d’arte dell’influencer Damiano Coccia. Ora però il gip Giulia Arceri ha archiviato il procedimento spiegando che l’espressione è “frutto della libera manifestazione del pensiero” e non mette in discussione l’onore della conduttrice televisiva. L’epiteto, spiega ancora il gip, è “di cattivo gusto (anche per il tono aggressivo della voce), ma appare in linea con il personaggio, caricato ed esagerato”.

Er Faina, che si autodefinisce “coatto di periferia”, si era rivolto a Barbara D’Urso con una serie di epiteti: dal già citato “imbecille”, a “vergogna della tv italiana”, “mucca”, “caldaia” e non si era risparmiato nemmeno una foto che lo ritraeva di spalle con una sacco dell’immondizia recante il nome della presentatrice. La stessa D’Urso in tv si era ironicamente definita “cretina” in diretta e in quell’occasione Er Faina aveva commentato sui social: “Più che cretina sei n’imbecille”. Il caso, però, è stato chiuso dal giudice: “Nessuno penserebbe mai di considerare davvero la conduttrice una persona di poco valore per le propalazioni di un tale soggetto”.

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