Un incidente vero e proprio, con gli assessori di Fratelli d’Italia che hanno disertato la riunione di giunta in protesta, dentro Palazzo Lombardia. Il governo regionale di Attilio Fontana si ritrova a dover affrontare una protesta tutta interna che affonda le sue radici nel peso politico di meloniani e leghisti dentro la giunta. Il casus belli è stata una delibera che stabilisce gli investimenti per il prolungamento della linea 5 della metropolitana di Milano.

Lo scontro, stando a quanto si apprende, si sarebbe registrato sulla competenza di una delibera che – quantomeno in questa prima fase – riguarderebbe l’assessorato alle Infrastrutture, in capo alla leghista Claudia Terzi, e non quello ai Trasporti dell’assessore Franco Lucente di FdI. Una delibera che il governatore Attilio Fontana aveva ritirato dall’ordine del giorno lo scorso venerdì proprio per spiegare le motivazioni tecniche. Gli assessori di Fdi – compreso Romano La Russa – hanno comunque deciso di non presentarsi conclamando la spaccatura.

Una baraonda – non la prima, visto che già a marzo i meloniani avevano chiesto un riconoscimento alla loro forza per evitare turbolenze – che è stata affrontata da Fontana in una riunione dei coordinatori delle segreterie regionali dei partiti che compongono la maggioranza. Un messaggio rassicurante, dopo le divergenze: “I partiti di maggioranza sono coesi, oggi ancor più che ieri”, si sono però affrettati a chiarire Fontana e i coordinatori regionali, dopo l’abituale incontro, che oggi ha avuto “all’ordine del giorno – si legge nella nota – le linee programmatiche da portare avanti, anche in considerazione della discussione prevista domani in Consiglio regionale sul programma regionale di sviluppo sostenibile”.

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