Attualità

“Mi chiamo Giorgia Meloni ma non sono lei: sono bombardata di messaggi, è massacrante”: la storia dell’influencer omonima della premier

Ecco i dettagli della curiosa omonimia (e cosa ne pensa la ragazza dall'attuale presidente del Consiglio)

di Paolo Aruffo

Con quasi 88.000 follower e 2 milioni di ‘mi piace’ su TikTok porta il peso di avere lo stesso identico nome del presidente del Consiglio. Stiamo parlando quindi di Giorgia Meloni. Ma no, non la Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, alla guida dell’esecutivo dallo scorso autunno, bensì la creator che, da sostanzialmente sempre, si trova ad affrontare situazioni spesso imbarazzanti per via della curiosa omonimia. “No, non sono la politica, sono simpatica, seguitemi e dai“, scrive lei nella biografia social, cercando di alleggerire una situazione talvolta pesante. Tutto, come si può immaginare, ha raggiunto il climax durante i mesi della campagna elettorale. Ne ha parlato lei stessa al Messaggero: “Sto vivendo ancora questa situazione, ma è calata”, ha confessato. Poi il racconto di un episodio che le era accaduto il giorno del voto: “Prima che ti consegnano la scheda ti chiedono come ti chiami. Io inizialmente dico di essere Giorgia, poi la signora mi chiede il cognome e io: ‘Meloni’. Lei mi guarda e fa: ‘Puoi ripetere?’. Io: ‘Sì, Giorgia Meloni’. E via grandi risate, tutti a ridere, tranne me ovviamente. Poi iniziano a farmi le battute: ‘Quindi è ovvio che voti lei’. No, non ho votato Meloni, ma questo poco importa”.

A Webboh, inoltre, aveva raccontato: “Mi vengono fatte battute ogni giorno. Da amici, professori e anche sconosciuti. E la stessa cosa sulle mie foto di Instagram e nei messaggi. E dicono tutti la stessa cosa. E mai fosse uscito quel dannato remix (“Io sono Giorgia”, ndr). Me lo cantano di continuo. E iniziano i messaggi. ‘Sei cristiana?’, ‘Sei una madre?’, ‘Genitore 1 o genitore 2?’. Mi chiamano pure con l’anonimo per farmela sentire. Io sono Giorgia… e mi sono rotta le pa**e!”. E ancora: “Da luglio e ottobre sono stata bombardata di messaggi e commenti come non mai, senza darmi tregua. A volte mi mette in imbarazzo questa cosa. Anche perché, ormai, a me non fa più ridere, anzi dopo questa vittoria c’è ben poco da ridere”, le sue parole. Il periodo estivo è stato quello più complesso: “Durante la campagna elettorale è stato tutto assurdo, sono stata massacrata da messaggi tutti uguali. Anche da signore anziane che mi scambiavano per la vera Meloni o suoi fan politici che sottolineavano come esistesse solo una vera Giorgia Meloni”. Lo scorso 6 settembre, infine, invocando una “tregua”, la giovane Giorgia Meloni aveva pubblicato un video su TikTok riportando alcuni dei messaggi che le scrivevano in privato alcuni follower. Da: “Che sfiga che hai” a “Sei l’unica Giorgia Meloni che voterei” fino a “Per me sei ancora più perfetta”.

“Mi chiamo Giorgia Meloni ma non sono lei: sono bombardata di messaggi, è massacrante”: la storia dell’influencer omonima della premier
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