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Danny Masterson, l’attore è stato giudicato colpevole di stupro: sia lui che le vittime sono tutti membri di Scientology

La giuria lo ha dichiarato colpevole di due su tre accuse di stupro nel secondo processo a suo carico in cui la Chiesa di Scientology - Masterson ne è fervente sostenitore - ha svolto un ruolo centrale

di Davide Turrini

Danny Masterson, la star di That 70’s show, è stato giudicato colpevole di due stupri, portato fuori in manette da un tribunale di Los Angeles e ora rischia di scontare trent’anni di carcere. La giuria lo ha dichiarato colpevole di due su tre accuse di stupro nel secondo processo a suo carico in cui la Chiesa di Scientology – Masterson ne è fervente sostenitore – ha svolto un ruolo centrale. Come riportano i giornali statunitensi, la moglie di Masterson, l’attrice e modella Bijou Phillips, è rimasta senza fiato quando è stato letto il verdetto e ha pianto quando il marito è stato preso in custodia. Masterson, 47 anni, sarà trattenuto senza cauzione fino alla condanna. La giuria di sette donne e cinque uomini ha raggiunto il verdetto dopo aver discusso per sette giorni.

“Sto provando una serie complessa di emozioni – sollievo, stanchezza, forza, tristezza – sapendo che il mio aggressore, Danny Masterson, dovrà affrontare la responsabilità per il suo comportamento criminale”, ha dichiarato una delle donne che Masterson conosceva, in quanto sia colpevole che vittime erano membri di Scientology. Lo scorso novembre il primo processo contro Masteron si era arenato su un errore giudiziario ma i pubblici ministeri hanno rinnovato l’accusa mostrando che Masterson aveva drogato e stuprato con la forza tre donne nella sua casa di Hollywood Hills tra il 2001 e il 2003. Masterson non ha mai testimoniato a processo e i suoi avvocati non hanno mai chiamato testimoni, in quanto la difesa ha sostenuto che gli atti erano consensuali e ha tentato di screditare le storie delle donne evidenziando i cambiamenti e le incongruenze dei loro racconti.

La Chiesa di Scientology ha svolto un ruolo significativo nel primo processo, ma probabilmente ancora più importante nel secondo. Il giudice Charlaine F. Olmedo ha consentito la testimonianza di esperti sulla politica della chiesa di un ex funzionario della leadership di Scientology che ne è diventato un importante oppositore. La chiesa fondata oltre 60 anni fa da Ron Hubbard ha divulgato una dichiarazione pubblica dopo il verdetto del processo dove si sottolinea che “l’introduzione della religione in questo processo è stata una violazione senza precedenti del Primo Emendamento e ha influito e influirà sui diritti del giusto processo di ogni americano. La Chiesa non era parte in questo caso e la religione non rientrava in questo procedimento, come ha sostenuto la Corte Suprema da sempre”.

L’attrice Leah Remini, ex membro di Scientology, nonché principale accusatrice delle loro pratiche interne ha spiegato su Twitter che i due verdetti di colpevolezza nel nuovo processo sono “un sollievo”: “Le donne sopravvissute alla predazione di Danny Masterson sono eroine. Per anni, loro e le loro famiglie hanno affrontato feroci attacchi e molestie da parte di Scientology e del ben finanziato team legale di Danny. Tuttavia, hanno continuato a combattere, determinati a chiedere giustizia”. Del resto le vittime di stupro hanno testimoniato al processo che quando hanno denunciato Masterson ai funzionari della chiesa, è stato detto loro che non erano state violentate, poi sono state sottoposte loro stesse a programmi di etica e sono state avvertite di non rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare un membro di così alto rango della chiesa.

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