Il ministro Fitto ha detto una cosa di una gravità rilevante. In sintesi, ha detto alla Corte dei conti di non rompere le scatole e di non interferire. Voglio ricordare a Fitto che la Corte dei conti è un organismo autonomo e indipendente del governo, come previsto dall’art.103 della Costituzione italiana, che invito Fitto a leggere“. Così, ai microfoni di Radio Radicale, il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, commenta l’ennesimo match dello scontro tra il governo Meloni e la Corte dei conti sul Pnrr. Proprio ieri Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr, ha inviato una nota alla magistratura contabile, auspicando “un approccio costruttivo della Corte dei conti”.

Bonelli aggiunge: “La Corte dei conti deve controllare come vengono spesi i conti pubblici per ordinamento costituzionale. Quindi, questa insofferenza da parte del governo Meloni nei confronti degli organismi dello Stato è una sorta di anticamera verso l’autoritarismo, un segnale molto molto brutto“.

Il deputato poi si sofferma sul Pnrr: “È in gioco il futuro del nostro paese, però mi pare che siamo di fronte a una inadeguatezza incredibile del governo e di come sta trattando la questione del Pnrr. Sul dissesto idrogeologico, vogliamo dire che i fondi, in accordo con la Ue, vanno stornati per la ricostruzione dopo il disastro in Emilia Romagna e per dare una risposta complessiva alla vera priorità, che è il dissesto idrogeologico nel nostro paese, e non alle cose inaudite à la Salvini – continua – come il ponte sullo Stretto di Messina? Credo che la visita di Ursula von der Leyen in Emilia Romagna sia stata importante, perché innanzitutto si è resa conto del disastro. Noi ambientalisti siamo stati accusati di essere apocalittici. Ecco, vadano a vedere cosa è successo i vari Senaldi, Borgonovo e Dragoni che imperversano ovunque dicendo che non c’entra il cambiamento climatico. Sono dei veri e propri irresponsabili”.

Bonelli conclude: “Al governo Meloni sia chiara una cosa: non pensi che si possano limitare i poteri che la Costituzione assegna a un organo dello Stato. Questo è inammissbile da tutti i punti di vista, come è inammissibile inserire in vari decreti cose che non c’entrano assolutamente nulla. Rinnovo l’appello a togliere dal decreto sulle alluvioni una norma che non c’entra niente, come quella di aumentare la capacità di rigassificazione. Ma che cosa c’entra? Noi vogliamo dare il nostro contributo e su un provvedimento come il decreto alluvioni, per il quale dovremmo essere tutti uniti, inserire una norma di questo genere è davvero una cosa pessima e non sarebbe un bel segnale per il paese”.

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