di Francesco, abitante del Tuscolano (quartiere di Roma)

Egregio Sindaco Gualtieri,

come potrà mai ringraziarla abbastanza la città di Roma e il Tuscolano in particolare? Finalmente, dopo anni e anni in cui sembrava che il nostro bistrattato quartiere non avesse speranze in materia “considerazione”, Lei vara una legge che certifica non solo quanto valiamo, ma pure che siamo una zona talmente preziosa e protetta che presto, pur abitandoci, non ci potremo più mettere piede, perlomeno se questo piede schiaccia un acceleratore o una frizione invece di poggiare sul suolo stradale o anche sul comodissimo pavimento di qualche vecchio bus ancora in servizio…

Già, il bus! Che furbi che siamo stati finora! Lanciavamo petizioni contro l’Atac perché gli autisti al capolinea di Cinecittà accendevano il motore del 451 o del 548 per dieci minuti buoni prima di partire, riempendo così di smog l’aria fresca del mattino, oppure perché per decenni abbiamo rischiato l’avvelenamento passando accanto a qualche bus a gasolio in marcia sotto il nostro naso (più inquinante di trenta auto messe insieme, e il bello è che ce ne sono ancora centinaia in giro…) e l’Atac sui giornali rispondeva ogni volta: “Avete ragione, provvederemo”… chi l’avrebbe detto che era tutto uno specchietto per le allodole e che il vero nemico da combattere sarebbero state le nostre vetture, anche quelle lasciate dagli abbonati annuali Atac – come il sottoscritto – nei loro garage dal lunedì al venerdì (più tutte le domeniche eco-illogiche che perlomeno ora non avranno più ragione di esistere, tanto non si può più nemmeno accenderlo, il motore!)?

Mi permetta però una breve considerazione sulla fascia che Lei e il Comune di Roma definite “verde” con la scusa di tutelare la salute del cittadino: come mai tanta solerzia nel bloccare le nostre auto quando poi la suddetta fascia non è altrettanto “verde” quando si tratta di rimuovere l’immondizia che ormai da mesi nel quadrilatero Togliatti/Lemonia/Quadraro/Papiria invade le strade e i marciapiedi senza soluzione di continuità? Sta notando che la nostra zona non è più a misura di uomo, ma di gabbiano, di piccione, di topo, di pulce, ecc.? Le devo dire io che tra un po’, con l’arrivo dell’estate, la puzza che appesterà le case ai piani più bassi sarà talmente forte che al confronto lo smog delle auto contro cui vi accanite senza pietà diventerà una sorta di Chanel n.5? Voi la chiamate “fascia verde”, all’atto pratico andrebbe chiamata “fascia marrone”!

Non le dico, perché poco le importerà, che la mia Peugeot diesel del 2009 Euro 4 al prossimo novembre dovrà andare forzatamente “in pensione”; le dico invece quanti anziani di cui il quartiere è pieno appiederà con questa sua decisione, quanti lavoratori che vivono di trasporti (o comunque grazie alla loro auto) dovranno scegliere se smettere di lavorare o passare tutto il loro stipendio alle casse del Campidoglio.

Chiudo con una considerazione finale: anche se, da quando è stato eletto, la Sua immagine si vede obiettivamente poco, nel caso avessimo il piacere di leggere qualche Sua intervista su un quotidiano, per esempio qui al Fatto, dica quello che vuole. Tranne che ama Roma. Un Sindaco, per amare davvero la città che governa, deve rispettare chi la vive e magari paga fior di tasse fino all’ultimo centesimo. Lei, con queste telecamere che stanno per accendersi, ha già ampiamente dimostrato che i romani non solo non li ama, ma li disprezza proprio, al punto da considerarli praticamente solo una potenziale miniera d’oro per le casse di Roma, con questa spada di Damocle quotidiana delle prossime multe in arrivo. Meno male che il suo partito si chiama Democratico!

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