Attualità

Ci sono 200 chili di pasta bollita nel bosco, vicino a un torrente: perché?

Non stiamo parlando di apparizioni aliene o di cerchi nel grano, bensì di oltre 200 concreti chili di pasta lasciati a freddarsi per centinaia di metri vicino ad un torrente

di Davide Turrini

Il mistero degli spaghetti (cotti) abbandonati nei boschi del New Jersey. Ne ha scritto perfino il New York Times definendolo il “macaroni mistery”. E non stiamo parlando di apparizioni aliene o di cerchi nel grano, bensì di oltre 200 concreti chili di pasta lasciati a freddarsi per centinaia di metri vicino ad un torrente dell’Old Bridge nel Veterans Park, nella contea di Middlesex nel New Jersey.

È stata una ex candidata in consiglio comunale, Nina Jochnowitz a postare per prima le foto su Twitter e a scatenare il pubblico ludibrio dei social. È stata lei la prima a giungere sul luogo della… cottura, su suggerimento di una signora che le aveva telefonato segnalandole la strana presenza alimentare. Come scrive il NYT, “sembra che qualcuno abbia scaricato centinaia di libbre di spaghetti e maccheroni in grandi mucchi accanto a un ruscello in un’area boscosa dove, ha detto la signora Jochnowitz, le persone spesso scaricano materiali da costruzione, reti di letti e mobili”.

Insomma, dalla padella alla pentola. Prima i rifiuti ingombranti, ora i noodles. A molti utenti social è subito venuto in mente il libro illustrato Strega Nona, scritto nel 1975 Tomie De Paola. Nel libro l’aiutante della nonna strega, Big Anthony, cuoce talmente tanta pasta da inondare il bosco limitrofo alla casetta dove i due abitano. Insomma, parliamo tanto di stereotipi e luoghi comuni di casa nostra, ma hai voglia a svellere il binomia pasta- italiani. Infatti sono fioriti una quantità di giochi di parole tra i termini in italiano di pasta, spaghetti, penne che si è fatta indigestione. Ne segnaliamo uno: c’è chi sostiene che una volta trovati i colpevoli dovranno essere incarcerati nel “pennitenziario” di stato, “state penne tentiary” in originale.

Tra l’altro, uno dei principali sospettati, anche se subito scagionato, è stato nientemeno che il solito italoamericano con il ristorantino zeppo di gnocchi e linguine che si trova a pochi chilometri dall’Old Bridge. “Da qui non è uscito un maccherone”, ha spiegato Anthony Esposito, proprietario del ristorante sui social, “ma immagino che chiunque sia stato ha nutrito perbene la foresta”.

Foto da Nina Jochnowitz for Old Bridge, profilo Facebook.

Ci sono 200 chili di pasta bollita nel bosco, vicino a un torrente: perché?
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione