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Mario Venuti choc: “Sono stato aggredito con una violenta pedata al petto, come una mossa di arti marziali. Il motivo? Una domanda ‘da sbirro'”

Ecco che cosa è successo

di Emanuele Corbo

Aggredito per una domanda “da sbirro”. Brutta avventura per Mario Venuti, che ha raccontato sui social di essere stato malmenato a Catania a causa di un diverbio con un passante. Il cantautore ne ha parlato in un post sul proprio profilo personale di Facebook riportato da diverse testate. “Catania è una città in mano ai delinquenti” ha esordito l’artista, spiegando quanto avvenuto nella giornata del primo aprile (e purtroppo non si tratta di un pesce d’aprile).

IL RACCONTO DELL’AGGRESSIONE – “Stamattina sono stato aggredito con una violenta pedata al petto, data di rovescio, come una mossa di arti marziali” ha fatto sapere Venuti. “Motivo: una banale difficoltà di vicinanza tra il mio cane e i suoi due pitbull, a sua detta molto aggressivi. Si è inalberato quando gli ho chiesto se erano assicurati. Detenere cani aggressivi (il padrone in questo caso lo è molto più dei suoi cani) comporta gravi responsabilità in caso di incidenti con bambini, adulti o altri cani”. L’interrogativo di Mario Venuti deve avere indispettito non poco il suo interlocutore: “La domanda gli è sembrata una domanda da sbirro e lo ha innervosito. Comunque io mi ero allontanato visto il personaggio. Mi stavo avviando e avevo già percorso circa 20 metri, quando ha cominciato a inseguirmi, colpevole di aver detto qualcosa a un ragazzo che aveva assistito alla scena. ‘Ancora sta’ parrannu?’ Al che mi è arrivato alle spalle e mi ha colpito violentemente di rovescio con un calcio”.

MARIO VENUTI NON DENUNCIA L’AGGRESSORE, IL MOTIVO – Malgrado la violenza il cantautore di Veramente ha dichiarato di non voler sporgere denuncia e ha spiegato il motivo, non senza un filo di amarezza: “Denunciarlo non serve a niente. A parte che non so chi sia e dovrei fare una inutile denuncia contro ignoti. Credo sia nullatenente, quindi spenderei tempo, soldi e stress per trovarmi con un pugno di mosche in mano. E poi dovrei comunque lasciare il quartiere per evitare rappresaglie. Quindi, incassato il colpo non posso fare altro che cercare di dimenticare l’accaduto”. L’artista 59enne non è nuovo a raccontare i problemi della sua città. Di recente postando la foto della tassa sull’immondizia, con tanto di importo pari a 707 euro, ha scritto: “A Catania, vivere con la spazzatura fin sopra le orecchie, costa parecchio! Maledetti!”.

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