Papa Francesco ha trascorso tranquillamente la prima notte al Policlinico Gemelli di Roma nella stanza al decimo piano riservata ai pontefici. Il ricovero urgente si è reso necessario a causa di un improvviso affaticamento respiratorio verificatosi mercoledì pomeriggio, 29 marzo, subito dopo pranzo. Bergoglio si trovava nel suo appartamento, la stanza 201 al secondo piano di Casa Santa Marta, quando è avvenuto il malore che ha fatto scattare immediatamente il ricovero al Gemelli dove è arrivato in ambulanza. L’esito degli accertamenti, come ha precisato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera”. La tac toracica ha dato esito negativo, confermando la diagnosi ipotizzata al momento del ricovero: bronchite cronica con asma, scatenata probabilmente dallo stress.

Le udienze in programma oggi e venerdì sono state immediatamente cancellate, ma si prevede un ricovero piuttosto lungo per un paziente che ha 86 anni e che, nel 1957, quando aveva 21 anni, ha subito l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. Precedentemente, Francesco aveva rivelato: “Non ho mai provato affaticamento o mancanza di respiro (dispnea). Come mi hanno spiegato i medici, il polmone destro si è espanso e ha coperto tutto l’emitorace omolaterale”. Al Gemelli il Papa è stato subito sottoposto a una terapia antibiotica che durerà alcuni giorni. In Vaticano è, dunque, stato velocemente approntato il piano B per tutte le celebrazioni della settimana santa, prevedibilmente senza la presenza di Francesco. Il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, ha individuato diversi porporati che sostituiranno il Papa nelle numerose liturgie in programma. Il cardinale Leonardo Sandri, prefetto emerito del Dicastero per le Chiese orientali e sottodecano del Collegio cardinalizio, celebrerà la messa della Domenica delle palme, il 2 aprile, in piazza San Pietro.

Quanto anticipato da ilfattoquotidiano.it giovedì mattina è stato poi confermato nelle ore successive dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito del Dicastero per i vescovi e decano del Collegio cardinalizio: “Abbiamo distribuito le varie celebrazioni: la domenica delle palme celebrerà il sottodecano, il cardinale Leonardo Sandri. Il giovedì santo, al mattino, per la messa crismale ci sarà il vicario di Roma, cioè il cardinale Angelo De Donatis”. La messa in Coena Domini, invece, che si celebra il pomeriggio del giovedì santo, non sarà una celebrazione papale perché Francesco, come sua abitudine, l’avrebbe celebrata fuori dal Vaticano, solitamente in un carcere. Quindi il Papa non sarà sostituito da nessuno e le messe a San Pietro e a San Giovanni in Laterano saranno regolarmente celebrate dai rispettivi arcipreti, i cardinali Mauro Gambetti e De Donatis.

Esattamente come sarebbe avvenuto se il Papa avesse celebrato la messa che ricorda l’ultima cena di Gesù in una “periferia esistenziale”, tradizione che Bergoglio ha continuato a Roma dopo l’elezione al pontificato, mantenendo una consuetudine che aveva da arcivescovo di Buenos Aires. Ancora da stabilire, invece, i porporati che presiederanno l’azione liturgica del venerdì santo a San Pietro e la via crucis in mondovisione al Colosseo. “Vedremo – ha aggiunto Re – perché alcune cose non sono ancora state determinate. Alla veglia pasquale, sabato santo, ci sarà uno dei cardinali, ma si deve ancora stabilire. Io celebrerò la messa di Pasqua in piazza San Pietro”. Intanto, in Vaticano si sta valutando se e come il Papa reciterà l’Angelus domenica prossima, 2 aprile, e l’Urbi et Orbi di Pasqua, il 9 aprile. Dovrebbe essere ufficializzato anche l’annullamento dell’udienza generale in programma mercoledì 5 aprile in piazza San Pietro.

È la seconda volta che Bergoglio è ricoverato al Gemelli. Qui, il 4 luglio 2021, Francesco fu operato al colon e la degenza durò dieci giorni. “L’esame istologico definitivo – precisò all’epoca il Vaticano – ha confermato una stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante”. Francesco non ama parlare della sua salute. A chi gli chiede come sta risponde sempre: “Ancora vivo”. Un modo divertente per dribblare la domanda. Da un anno il Papa usa spesso la sedia a rotelle a causa delle difficoltà a camminare per una lesione al legamento del ginocchio destro. Ieri mattina, in piazza San Pietro per la consueta udienza generale del mercoledì, Bergoglio non si è risparmiato, restando all’aperto diverse ore per salutare i numerosi fedeli presenti nonostante il freddo pungente. Poi il malore a Casa Santa Marta e il ricovero al Gemelli.

Twitter: @FrancescoGrana

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