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Allarme tigna, boom di contagi dai parrucchieri: “Attenzione, può assomigliare alla forfora”. Ecco di cosa si tratta e i sintomi

La tigna, infezione della cute causata da un fungo è tornata a far parlare di sé recentemente in Spagna a causa di un focolaio che sarebbe legato alla cura dei capelli. Un’indagine di alcuni dermatologi spagnoli, riportata da “El País”, ha analizzato un focolaio che sarebbe associato ai parrucchieri, con più di cento casi tra gli adolescenti

di 30science per Il Fatto

Ha un sapore da malattia di altri tempi, ma in realtà non ci ha mai abbandonato. La tigna, infezione della cute causata da un fungo è tornata a far parlare di sé recentemente in Spagna a causa di un focolaio che sarebbe legato alla cura dei capelli. Un’indagine di alcuni dermatologi spagnoli, riportata da “El País”, ha analizzato un focolaio che sarebbe associato ai parrucchieri, con più di cento casi tra gli adolescenti che si fanno tagliare i capelli sfumandoli o radendoli. Il sospetto è iniziato un paio di anni fa, tra un gruppo di dermatologi che si sono resi conto di condividere un modello di paziente comune. “Stavamo osservando le infezioni del cuoio capelluto negli adolescenti con l’abitudine di andare dal parrucchiere per radersi. Ma erano solo osservazioni specifiche e abbiamo deciso di raccogliere i casi per definire il quadro clinico, il fungo causativo e il quadro per riconoscerlo, perché a volte può assomigliare a forfora o eczema”, spiega Jorge Romaní, dermatologo dell’Hospital de Granollers (Barcellona) e coautore dello studio, che è in attesa di pubblicazione sulla rivista “Actas Dermo-Sifiliográficas”.

È solo “la punta dell’iceberg”, aggiunge Romaní. La tigna del cuoio capelluto (o tinea capitis) è, a occhio nudo, una specie di eruzione cutanea: la lesione è solitamente rotonda, con una zona di desquamazione, secca, come la forfora, che può anche prudere. L’infezione viene curata con antimicotici orali, ma il trattamento è lungo, da diverse settimane fino a tre mesi e, se non viene rilevata precocemente, c’è il rischio che la malattia progredisca e, oltre a causare dolore e febbre , può portare alla distruzione dei capelli e ad aree con alopecia permanente. I ricercatori hanno rivelato che il fungo che ha causato la maggior parte dei casi spagnoli era il Trychophyton tonsurans, il microrganismo responsabile della maggior parte della tinea capitis. Può essere trasmesso da persona a persona per contatto molto diretto o per contatto con superfici o utensili che possono contenere spore del fungo.

“Dermatofiti come il Trychophyton tonsurans si nutrono di pelle e se non hanno modo di invaderla, muoiono. Ma le spore possono persistere per giorni. Il nostro sospetto epidemiologico è che il focolaio sia avvenuto nei parrucchieri per cattive abitudini igieniche, ma non lo sappiamo con certezza. Spetterà appurarlo ai servizi sanitari pubblici”, afferma Romaní. Dei 107 casi segnalati, 106 sono uomini. Si tratta di adolescenti con lesioni nella zona del collo, “che è proprio dove la rasatura è più frettolosa”, aggiunge il dermatologo. Gli specialisti avrebbero associato questo aumento dei casi a una moda giovanile per le acconciature il cui mantenimento richiede frequenti visite dal parrucchiere per farsi tagliare i capelli . “Il 20 per cento dei casi ha avuto molta infiammazione, probabilmente perché siccome si contrae con un meccanismo di irritazione, la rasatura, produce più infiammazione”, conclude Romaní.

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