Il mondo FQ

Dnipro, l’ultima vittima della strage è un bambino: 41 i morti. I Paesi Bassi inviano i missili Patriot all’Ucraina

Mosca nega qualsiasi responsabilità nell'attacco, ma l’Aeronautica ucraina ha riferito che il condominio è stato colpito da un missile russo Kh-22 che le forze di Kiev non sono in grado di abbattere. Shoigu promette di portare l'esercito russo a 1,5 milioni di uomini
Dnipro, l’ultima vittima della strage è un bambino: 41 i morti. I Paesi Bassi inviano i missili Patriot all’Ucraina
Icona dei commenti Commenti

Si continua a scavare sotto le macerie a Dnipro, la città a sud dell’Ucraina dove sabato un missile si è abbattuto su un condominio uccidendo 41 persone. L’ultima vittima di cui è stato rinvenuto il corpo è un bambino. Mosca continua a negare la responsabilità dell’attacco, rilanciando quanto dichiarato dal consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovych, che ha lasciato intendere che la distruzione dell’edificio fosse stata provocata dai detriti del missile centrato dagli ucraini. Motivo per cui Arestovych, dopo essersi scusato, ha offerto le sue dimissioni. “Offro le mie sincere scuse alle vittime e ai loro parenti, ai residenti di Dnipro e a chiunque sia stato profondamente colpito dalle mia versione erronea e prematura sulla ragione per cui il missile russo ha colpito un edificio residenziale. Ho scritto una lettera di dimissioni – ha dichiarato anche su Telegram – Voglio dare un esempio di comportamento civile. Un errore importante, allora dimissioni”. L’Aeronautica ucraina ha invece riferito che il condominio è stato colpito da un missile russo Kh-22 che le forze di Kiev non sono in grado di abbattere.

I Patriot olandesi e l’addestramento dei soldati di Kiev in Oklahoma – Intanto i Paesi Bassi hanno annunciato l’invio di missili Patriot all’Ucraina. Lo ha detto il premier Mark Rutte, in visita alla Casa Bianca. E se Amsterdam invierà il materiale, Washington ha già iniziato “il training dei soldai ucraini sui Patriot che durerà diversi mesi”, come assicurato dal portavoce del Pentagono, Pat Ryder, in un briefing con la stampa a proposito dell’addestramento delle forze di Kiev a Fort Sill, in Oklahoma.

Proprio riguardo a questo, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato “importanti” riforme nelle forze armate di Mosca dal 2023 al 2026 con l’obiettivo di rinnovare la composizione e l’amministrazione dell’esercito e portarlo a 1,5 milioni di uomini. Un’espansione, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che è una necessità a causa della guerra per procura dell’Occidente contro la Russia, visto il coinvolgimento diretto di altri Paesi nell’addestramento di soldati ucraini e nella fornitura di armi a Kiev. Un addestramento che avviene appunto anche negli Stati Uniti. Il Pentagono aveva detto all’inizio del mese che sarebbero arrivati 90-100 militari ucraini. Quanto alla diplomazia, il direttore dell’intelligence dei Servizi d’intelligence esteri russi (Svr) Sergey Naryshkin ha dichiarato che è “possibile” un incontro tra lui e il capo della Cia William Burns, dopo quello avvenuto lo scorso novembre ad Ankara e, come ha spiegato Naryshkin alla Tass, ha permesso alla Russia di chiarire la sua posizione rispetto alla guerra in Ucraina.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione