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Nigeria, banditi assaltano una residenza parrocchiale: morto bruciato vivo un prete. Gravemente ferito l’assistente

La banda criminale ha tentato di entrare nella casa dei religiosi poco prima dell'alba. Non riuscendoci, ha appiccato il fuoco, uccidendo padre Isaac Achi. Tajani: "Attacco codardo e disumano"
Nigeria, banditi assaltano una residenza parrocchiale: morto bruciato vivo un prete. Gravemente ferito l’assistente
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L’assalto alla residenza parrocchiale della chiesa cattolica di San Pietro e Paolo, a Kafin-Koro, nella regione di Paikoro, in Nigeria, è avvenuto poco prima dell’alba del 15 gennaio. Un gruppo di banditi ha provato a entrare nella residenza. Non riuscendoci, ha dato fuoco alla casa. Padre Isaac Achi è morto così, bruciato vivo nel rogo. Il suo assistente, padre Colins Omeh, è rimasto gravemente ferito mentre tentava di fuggire ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale. La notizia è stata data dal sito della Santa Sede Vatican News.

Il responsabile delle relazioni pubbliche della polizia nigeriana, Wasiu Abiodun, ha confermato il violento attacco: “Le squadre tattiche della polizia di Kafin-Koro sono state immediatamente inviate sul posto, ma i banditi sono fuggiti prima del loro arrivo”. Il corpo senza vita di padre Isaac è stato recuperato, “mentre padre Collins è stato portato in ospedale per essere curato”. Il commissario di polizia del comando dello stato, Ogundele Ayodeji, ha inviato una squadra di rinforzo nella zona: “Sono in corso gli sforzi per arrestare gli assalitori – ha dichiarato – e sono iniziate le indagini sul tragico attacco”.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha duramente condannato l’assalto: “Un attacco codardo e disumano. Ancora più efferato e vile perché il sacerdote è morto a seguito dell’incendio appiccato dai terroristi alla sua abitazione”. “Auspico che le istituzioni consegnino quanto prima i responsabili alla giustizia, affrontino le cause profonde di questo gesto criminale e rafforzino le misure per la protezione di tutti i cristiani nigeriani – continua Tajani – colpire luoghi di culto, simboli religiosi e le persone che in essi credono, significa violare uno dei principali e fondamentali diritti dell’uomo, quello di professare liberamente la propria fede”.

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