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Alternanza scuola-lavoro in un’azienda d’armi, interrogazione di Alleanza Verdi-Sinistra a Valditara: “È un pedagogico ed etico?”

Almeno due scuole della capitale hanno attivato dei Pcto alla Mes Spa. I senatori De Cristofaro e Cucchi e l’onorevole Fratoianni al ministro dell'Istruzione chiedono anche una commissione d’inchiesta sui percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento che faccia chiarezza una volta per tutte sui criteri usati per scegliere i luoghi di lavoro
Alternanza scuola-lavoro in un’azienda d’armi, interrogazione di Alleanza Verdi-Sinistra a Valditara: “È un pedagogico ed etico?”
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“A Roma ci sono ragazzi in alternanza scuola lavoro che vengono mandati in un’azienda che produce armi. Ora ci chiediamo: un percorso di questo genere è pedagogico ed etico? E poi, in una fabbrica di questo tipo, sono garantite le condizioni di sicurezza?”. A porre queste domande al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, sono i senatori Giuseppe De Cristofaro e Ilaria Cucchi e l’onorevole Nicola Fratoianni, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sul caso. Non solo. Il leader di Sinistra italiana – sentito da ilfattoquotidiano.it – chiede anche una “commissione d’inchiesta sui percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento che faccia chiarezza una volta per tutte sui criteri usati dalle scuole per scegliere i luoghi di lavoro, gli ambiti. Un’indagine che faccia luce sui problemi per cancellare o perlomeno migliorare l’alternanza”.

A far saltare sulla sedia i parlamentari del gruppo Alleanza Verdi-Sinistra è stata la notizia che almeno due scuole della capitale – l’istituto professionale Gerini e il Borgo dei ragazzi don Bosco – hanno attivato dei Pcto alla Mes Spa, in via Tiburtina 1292, su di un’area di circa 22mila metri quadrati, di cui la metà è dedicata alle attività produttive: un’azienda che opera da sessant’anni anni nel settore militare e spaziale ed è specializzata nella produzione di armi. In collaborazione con Aid (Agenzie industrie difesa), progetta e produce munizioni per impiego terrestre, navale e aeronautico di piccolo, medio e grosso calibro e sistemi di autoprotezione Chaff and Flares. Un caso che pone due questioni a detta di Fratoianni e compagni: una etica e l’altra sulla sicurezza.

“In un momento – spiega Fratoianni – in cui la guerra è elemento centrale e quotidiano del dibattito politico e non solo, trovo discutibile che una scuola mandi degli studenti a lavorare in questo settore. Qui c’è una responsabilità degli istituti ma va posta l’attenzione anche sull’intero sistema dei Pcto perché è evidente che ci sono dei requisiti che vanno rivisti”. Il partito di Fratoianni ha sempre avuto grandi riserve su questo strumento soprattutto dopo le morti dei giovani Lorenzo Parella, Giuseppe Lenoci, Giuliano De Seta, avvenute l’ultimo anno durante stage aziendali così come i numerosissimi casi di feriti, anche gravi.

“Non possiamo – dice Fratoianni – andare avanti in questo modo. Serve un’indagine parlamentare che esamini la questione e faccia emergere i nodi che vanno affrontati. Noi siamo del parere di cancellare questa esperienza ma se non si potesse va perlomeno migliorata. È il minimo che dobbiamo fare”. Per Sinistra italiana, rispetto alla fabbrica produttrice di armi c’è anche da riflettere sulla sicurezza: “Nell’area dello stabilimento o in aree ad esso limitrofe può esserci materiale bellico, esplodente o comunque pericoloso per la sicurezza e la salute degli studenti. Chiediamo – scrivono De Cristofero e Cucchi nell’atto di ispezione – se il ministro ritenga opportuna la prosecuzione di tali Pcto”.

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