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Ultimo aggiornamento: 10:56 del 20 Novembre 2022

L’appello in lacrime di Soumahoro: “Indagine sulla coop di mia suocera? Io integro e pulito. La montagna di fango non seppellirà le mie idee”

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“Mi dite cosa vi ho fatto? Sono 20 anni che sto per strada a lottare per dare dignità alle persone”. Un appello disperato quello che il deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro affida al suo profilo Instagram dopo essere finito al centro delle polemiche a causa di un’indagine (in cui il suo nome non compare) della procura di Latina, su mancati pagamenti di lavoratori e di pessime condizioni di assistenza da parte della cooperativa Karibu e del Consorzio Aid, nei quali hanno avuto dei ruoli la moglie e la suocera di Soumahoro.

“La mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento – dice il deputato nel video, quasi in lacrime -. Sono sempre stato dalla parte della dignità del lavoro, voi avete paura delle mie idee, pensate di seppellirmi ma non mi seppellirete. Sono giorni che non dormo, io non lotto per Aboubakar, ho lottato per le persone che voi avete abbandonato”. Il suo video appello ricalca poi il contenuto di due interviste rilasciate a Corriere e Repubblica, nelle quali si dice “Molto preoccupato” per quanto gli sta accadendo: “Non sottovaluto questi attacchi mediatici. Ma, a chi vuole seppellirmi politicamente, dico: mettetevi l’anima in pace, il fango mediatico non ci fermerà”.

Rispetto all’indagine il deputato spiega di non voler eludere le domande: “ma non avendo vissuto nulla di questa vicenda finirei per fare un’informazione approssimativa con un’indagine della Procura in corso”. Sua moglie Liliane spiega che “non possiede nessuna cooperativa, non fa parte di nessun Cda e non è mai stata all’interno del consorzio Aid. È vero che è stata una dipendente della Karibu, ma allo stato attuale è disoccupata”. Quando “vorranno sentirla, fornirà tutti i chiarimenti”.

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