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Senato, l’ex ministro Dario Franceschini (Pd) eletto presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità: per lui voto all’unanimità

Nell'organo siedono sei senatori di Fratelli d'Italia, tre di Pd e Lega, due del M5s e uno a testa per Forza Italia, Civici d'Italia-Noi Moderati, Misto, Azione-Italia viva e Autonomie. Come vicepresidenti sono stati scelti il leghista Manfredi Potenti e Ivan Scalfarotto di Italia viva, come segretari Paolo Ambrogio (FdI) e Concetta Damante (M5s). Domani il voto delle due Giunte della Camera: in pole per quella delle autorizzazioni c'è Enrico Costa di Azione
Senato, l’ex ministro Dario Franceschini (Pd) eletto presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità: per lui voto all’unanimità
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Il senatore del Pd Dario Franceschini è stato eletto presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di palazzo Madama – l’organo competente su ineleggibilità, incompatibilità e autorizzazioni a procedere – carica che da regolamento spetta all’opposizione. L’ex ministro della Cultura ha ottenuto 18 voti su 19 membri, con una scheda bianca lasciata da lui stesso: nell’organo siedono sei senatori di Fratelli d’Italia, tre di Pd e Lega, due del M5s e uno a testa per Forza Italia, Civici d’Italia-Noi Moderati, Misto, Azione-Italia viva e Autonomie. Come vicepresidenti sono stati scelti il leghista Manfredi Potenti e Ivan Scalfarotto di Italia viva, come segretari Paolo Ambrogio (FdI) e Concetta Damante (M5s).

Alla Camera, le funzioni della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato sono divise tra la Giunta delle elezioni (formata da 30 deputati, che delibera su regolarità delle elezioni, ineleggibilità e incompatibilità) e la Giunta delle autorizzazioni (formata da 22 deputati, competente sulle autorizzazioni a compiere atti giudiziari). I due organi si riuniranno mercoledì (rispettivamente alle 9:45 e alle 10:45) per l’elezione dei presidenti, che a loro volta spettano alle opposizioni. Per la Giunta delle autorizzazioni il nome in pole è quello di Enrico Costa (Azione), mentre quella delle elezioni potrebbe andare a un esponente del M5s o anche a uno tra Federico Fornaro (Pd) e Francesco Emilio Borrelli (Sinistra-Verdi).

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