Il mondo FQ

Il ministro Zangrillo apre allo smart working nella pubblica amministrazione: “Ma vale la logica del controllo e la verifica dei risultati”

Il titolare del dicastero ha assicurato di avere un atteggiamento "più laico" rispetto al suo predecessore Renato Brunetta. Un altro requisito da soddisfare è salvaguardare la produttività anche da remoto, ma secondo la commissione tecnica solo nel 44,8% dei casi c'è stato un miglioramento dei risultati in caso di smart working
Il ministro Zangrillo apre allo smart working nella pubblica amministrazione: “Ma vale la logica del controllo e la verifica dei risultati”
Icona dei commenti Commenti

Nessun pregiudizio contro lo smart working, ma a condizione che la produttività della pubblica amministrazione sia garantita e che i risultati siano verificabili. È il riassunto delle dichiarazioni del nuovo ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. “Pensare che si possa rinunciare a questo strumento significherebbe confermare che la pubblica amministrazione è diversa dalle altre organizzazioni”, ha spiegato a Radio 24, assicurando di avere un atteggiamento “più laico” rispetto al suo predecessore Renato Brunetta. Un maggiore impiego del lavoro agile è quindi possibile: “Si passa da una logica di controllo a una logica di verifica dei risultati“, ha evidenziato il ministro. Ma è proprio sui risultati del lavoro agile che la commissione tecnica, già insediata da Brunetta, ha messo in guardia: un aumento di produttività c’è stato nel 44,8% dei casi: “Una percentuale che non possiamo ritenere soddisfacente”.

La commissione ha spiegato che c’è stata una “assenza generalizzata di iniziative di informazione e formazione per addestrare il personale a questa nuova modalità di svolgimento del lavoro, che va ben oltre il mero cambiamento del luogo di lavoro”. Le attuali linee guida del dicastero stabiliscono che sono le singole amministrazioni a individuare quali attività possono essere portate a termine anche da remoto, in modo da favorire “la produttività e l’orientamento ai risultati”, tenendola insieme alle “esigenze dei lavoratori”. Zangrillo ha spiegato che procederà “cercando di comprendere con quali modalità possiamo utilizzare questo strumento”, anche in vista di un confronto con i sindacati. “Ci vuole maturità. Se il sindacato rivendica la possibilità di avere smart working deve essere consapevole che lo smart si può fare a determinate condizioni”, ha evidenziato. Non si è fatta attendere la risposta del segretario della Uil-Pa Sandro Colombi: “Apprezziamo le parole del ministro sull’utilizzo del lavoro agile, ci aspettiamo a breve una convocazione”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione