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Infortuni, Bombardieri (Uil): “È ora di parlare di omicidio sul lavoro, inasprire le pene e colpire chi è responsabile di queste morti”

Il segretario fresco di riconferma: "Nel toto-ministri quello del Lavoro non compare mai. Non c'è nessuna discussione su chi farà il ministro del Lavoro. Chiunque sarà scelto per ricoprire quel ruolo, noi saremo contrari ad ogni ipotesi di reinserire i voucher che hanno aggravato la condizione dei lavoratori"
Infortuni, Bombardieri (Uil): “È ora di parlare di omicidio sul lavoro, inasprire le pene e colpire chi è responsabile di queste morti”
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“È arrivata l’ora di parlare di omicidio sul lavoro“. Lo pensa il segretario nazionale della Uil fresco di unanime rielezione, Pier Paolo Bombardieri. “Non possiamo più accettare questa situazione: bisogna aumentare le pene, la prevenzione e la formazione, ma al contempo colpire chi è responsabile di queste morti”, ha detto il sindacalista a margine del Congresso Nazionale Uil a Bologna riferendosi ai cosiddetti infortuni sul lavoro.

Quanto al sommerso, l’invito è a “combattere il lavoro nero non legalizzarlo con i voucher”. In questi giorni in cui si sta attendendo la nascita del nuovo governo, “nel toto-ministri quello del Lavoro non compare mai. Non c’è nessuna discussione su chi farà il ministro del Lavoro“, ha detto Bombardieri. Chiunque sarà scelto per ricoprire quel ruolo, “noi saremo contrari ad ogni ipotesi di reinserire i voucher che hanno aggravato la condizione dei lavoratori“.

La Uil si prepara a scendere in piazza con Cgil e Cisl per la manifestazione di sabato 22 ottobre in piazza Santi Apostoli a Roma per la salute e la sicurezza e per “fermare le stragi” sul lavoro. La mobilitazione sarà preceduta da una settimana di assemblee e iniziative territoriali e nei luoghi di lavoro. In Italia, nel 2022, ricordando i sindacati, si sono già registrati 600 morti, 400mila infortuni e il 77% di irregolarità aziendali. Sul palco si alterneranno le testimonianze di lavoratrici e lavoratori e prenderanno poi la parola i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

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