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Allarme ragno violino a Roma: “Piaghe doloranti con pus e gonfiore, i casi di morsi velenosi sono in aumento”. Gli esperti: “Ecco cosa fare in caso di puntura”

Il farmacista a Leggo: "I pazienti vengono da noi, dopo aver avuto dal medico curante la certificazione di puntura da ragno violino, perché devono assumere antibiotici e cortisonici. Alziamo l’attenzione perché bisognerebbe controllare le aree verdi pubbliche e private: tutti i pazienti ci dicono infatti di essere stati punti all’aperto"

di Paolo Aruffo

Timore a Roma per l’aumento di casi di morsi del ragno violino. Dopo le vespe orientalis, adesso è il ‘Loxoceles refuscens’ a far paura. Nella Capitale, infatti, stanno aumentando gli episodi, in particolare nella zona di Portuense. Qui, infatti, il vicepresidente del Consiglio municipale Marco Palma ha deciso di attivarsi: “Ho inviato una nota alla Asl Rm3, all’Unità organizzativa socio-educativa, culturale e sportiva municipale, al dipartimento Ambiente di Roma Capitale e all’Ama (Azienda Municipale Ambiente, ndr) per capire come affrontare insieme il fenomeno”. Come si manifestano i primi sintomi? A spiegarlo è il Corriere, il quale rivela che in molti si stanno presentando nelle farmacie per chiedere un aiuto dopo i morsi dell’aracnide. Prurito, gonfiore e piccole piaghe doloranti con pus: questi i segnali più diffusi. “Nel momento del morso non si sente quasi nulla. È più un fastidio, come una leggerissima scossa elettrica — ha raccontato Davide sul web —. Dopo altre quattro ore dalla formazione del livido è cominciata a salire la febbre, arrivata a oltre 39 gradi, e il dolore è diventato molto intenso. Mi sono recato al pronto soccorso”, poi fortunatamente una degenza breve. Leggo ha invece raccolto la testimonianza di un farmacista romano, Roberto Adrower, il quale ha spiegato: “In pochi giorni abbiamo visto 5 pazienti con piaghe vere e proprie. I pazienti vengono da noi, dopo aver avuto dal medico curante la certificazione di puntura da ragno violino, perché devono assumere antibiotici e cortisonici. Alziamo l’attenzione perché bisognerebbe controllare le aree verdi pubbliche e private: tutti i pazienti ci dicono infatti di essere stati punti all’aperto, in zone come Laurentina e Portuense. Uno di loro addirittura sul naso e ora presenta seri fastidi. Mai visto niente di simile”, ha concluso il professionista.

“Mio figlio… 2 mesi di cure per arrivare alla guarigione”, “Subito antibiotico. Da me è pieno e ovviamente mi ha punta”, “Ne so qualcosa, doloroso e pericoloso. Ho avuto fortuna che l’antibiotico ha funzionato, ma ci ho messo un po’ di tempo a guarire”, sono alcuni dei commenti sotto al post del Messaggero sull’argomento, risalente a ieri 4 ottobre. Ma com’è fatto il ragno violino? Il sito Aracnofilia spiega che lo si può trovare in tutta Italia, da Nord a Sud, anche nelle zone urbanizzate. Poi i dettagli: “Animale schivo e notturno, durante la giornata rimane nascosto nelle fessure dei vecchi muri, dietro ai battiscopa, agli infissi, ai mobili, ai quadri, dietro scatoloni e materiale accatastato nei ripostigli, con predilezione per i materiali tessili. Soltanto durante le ore più tranquille e buie invece lo si troverà in movimento, comunque nei dintorni del riparo. Per questo motivo la sua presenza passa molto spesso inosservata e le osservazioni risultano fortuite”. È pericoloso? “Senza dubbio tra le specie di ragno italiane è una delle due con un veleno in grado di creare problemi di rilevanza medica – si legge sul sito specializzato -. In caso di morso accertato è sempre opportuno avere il parere di un Centro Antiveleni i cui medici sapranno consigliarvi al meglio”.

Le sue dimensioni sono modeste, è di colore marrone-giallastro e apparentemente innocuo, mentre le sue zampe sono lunghe e sottili. Il consiglio è quello di prestare attenzione, specialmente nelle zone dove il fenomeno è in aumento e di contattare il proprio medico di base in caso di morso. “Se possibile fate una foto e mostratela al medico – ha spiegato Pierluigi Bartoletti, segretario provinciale e vice segretario nazionale della Fimmg, federazione medici medicina generale -. Così sarà più facile capire da dove viene la necrosi. Il ragno violino non attacca ma tende e scappare. Se avvicinato, però, punge. Meglio evitare di mettere le mani in piccoli luoghi nascosti di giardini e di parchi, tra la legna ad esempio: una volta avvertita la puntura bisogna disinfettare subito con acqua ossigenata e non mettere creme senza il parere medico. Soprattutto non usare cortisone e ammoniaca, come purtroppo fanno spesso i pazienti”.

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