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Indice di criminalità: Milano è al primo posto, le grandi città si confermano più pericolose – la classifica del Sole 24 Ore

I dati sui delitti 2021 del dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale proiettano il capoluogo lombardo in testa per Indice di criminalità, seguita da altre sei grandi città. Crescono rispetto al 2019, pre-pandemia, le province di Piacenza, Isernia e Rieti
Indice di criminalità: Milano è al primo posto, le grandi città si confermano più pericolose – la classifica del Sole 24 Ore
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È vero, il numero di denunce ogni 100mila abitanti non è un indice assoluto per valutare la sicurezza di una città. La percezione del cittadino ha un valore importante nella valutazione e il grado di fiducia nelle forze dell’ordine influenza il numero di denunce presentate. Nonostante questo il numero di 5.985 reati denunciati ogni 100mila abitanti, per un totale di 193.749 esposti nel 2021, vale a Milano il primo posto nella classifica basata sull’Indice della criminalità, realizzata dal Sole 24 Ore con i dati del 2021 del dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale. Tra le 107 province italiane, il capoluogo lombardo è quella con più furti rilevati ogni 100mila abitanti, soprattutto nei negozi e nelle auto in sosta. È settima per denunce di violenze sessuali e al secondo posto per rapine in pubblica via. Occupa il terzo gradino del podio anche nell’indice che calcola le associazioni per delinquere.

Anche i flussi turistici influenzano il numero di reati e delle conseguenti denunce. L’elevato passaggio di persone su un territorio aumenta la possibilità di eventi micro-criminali, come il borseggio. Non stupisce quindi la conferma di Rimini al secondo posto dell’Indice di criminalità 2022, una delle principali mete turistiche del Paese. Anche in questo caso sono i furti la tipologia di reato più denunciata. Il comune romagnolo è seguito dalle altre grandi città: tra le prime dieci classificate si incontrano, oltre alla capoclassifica Milano, anche Torino (3ª), Bologna (4ª), Roma (5ª), Firenze (7ª) e Napoli (10ª).

Nonostante la presenza nelle prime dieci posizioni, le aree metropolitane, confrontando i dati 2021 con quelli del 2019, registrano un calo generalizzato dei reati denunciati. Per Milano si tratta di un -11,8%, per Roma di un -6,8%. Più importante la flessione di Firenze, Venezia e Bologna, pari al -24,6%, -17,8% e -15,3%. È necessario sottolineare che sicuramente le restrizioni Covid, ancora in vigore nel primo semestre 2021, hanno fatto la differenza.

Altri territori, invece, hanno visto la situazione peggiorare: Piacenza, Isernia e Rieti (+5,9%), per esempio, nel 2021 hanno registrato un incremento della criminalità rispetto al 2019. A Piacenza e provincia i reati denunciati sono saliti dell’11,7%. Tra i primati negativi della città emiliana spiccano quello per le rapine in casa e quello per gli omicidi stradali. Ma il territorio risulta essere tra i peggiori anche per le violenze sessuali, incluse quelle su minori di 14 anni (11ª). Isernia, al 49esimo posto della classifica generale dei reati denunciati in rapporto alla popolazione, nel 2021 ha registrato denunce in crescita dell’8,8% sul 2019. Anche qui pesano gli omicidi stradali, ai quali si aggiungono le associazioni per delinquere e gli incendi (3ª) .

Sparpagliate in tutta Italia le città primatiste nei diversi crimini singoli: Barletta ancora al primo posto, come nel 2019, nella classifica dei furti d’auto. Napoli prima per furti con strappo e di motocicli, ma anche di contrabbando. Gorizia in cima alla classifica delle truffe e delle frodi. Vibo Valentia prima per minacce. La Spezia nello spaccio di stupefacenti ed Enna in cima alla classifica degli omicidi volontari, con Aosta al secondo posto. Mentre Biella e Ragusa registrano il primato per estorsioni e usura. Infine, è Matera la città con più denunce di incendi.

Immagine in evidenza d’archivio

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