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Lidl non potrà più vendere i suoi coniglietti di cioccolato: “Troppo simili a quelli Lindt, deve distruggere tutti gli esemplari rimasti”

Il Tribunale Federale svizzero ha accolto il ricorso di Lindt & Sprüngli e ha vietato alla catena di supermercati tedesca di vendere i coniglietti

di F. Q.

Lidl non potrà più vendere i coniglietti di Pasqua al cioccolato e dovrà distruggerne le scorte eventualmente presenti nei magazzini. Il motivo? Sono troppo simili a quelli della Lindt. È la sentenza del Tribunale Federale svizzero (TF), che ha imposto il divieto alla nota catena di supermercati tedesca. “Il coniglio di cioccolato di Lindt & Sprüngli avvolto in un foglio di alluminio (dorato o in un altro colore) può rivendicare la protezione del marchio contro il prodotto concorrente di Lidl. Lidl non può più vendere il suo coniglio a causa del rischio di confusione e deve distruggere tutti gli esemplari rimasti. Il Tribunale federale accoglie il ricorso di Lindt & Sprüngli”, si legge nel comunicato stampa del palazzo di giustizia. Una pena severa, che sembra non tenere conto dello spreco alimentare. “La distruzione è proporzionata, soprattutto perché non significa necessariamente che il cioccolato in quanto tale debba essere distrutto”, ha, però, spiegato il tribunale svizzero. Un suggerimento velato di sciogliere il cioccolato per riutilizzarlo. La sentenza ribalta quella di un tribunale commerciale svizzero che, nel 2021, aveva dato ragione a Lidl. Il TF, invece, ha stabilito che i due prodotti sono troppo simili e i consumatori potrebbero confondere i coniglietti originali Lindt con le “copie” di Lidl.

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