“Ho sentito che il presidente dell’Italia insisteva per avere il sorvolo. Voglio dire, ha circa 100 anni, quindi forse è difficile per lui lasciare stare l’ego”. Con queste parole Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo in Formula 1 e attualmente pilota dell’Aston Martin, ha duramente criticato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’oggetto della polemica è il volo delle Frecce tricolori sopra il circuito di Monza, nel centenario della costruzione dell’autodromo.

Secondo il pilota, il capo dello Stato avrebbe insistito (la ricostruzione non ha trovato alcuna conferma) per l’esibizione della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare prima della gara, mentre la Formula 1 aveva garantito ai piloti che non ci sarebbero più state esibizioni di questo tipo, che hanno un grande impatto ambientale a causa delle emissioni di anidride carbonica degli aerei. Vettel anche in passato si è espresso più volte a favore di gruppi ambientalisti, impegnandosi per dare il proprio contributo contro il cambiamento climatico. Il pilota è stato protagonista anche di alcuni gesti simbolici, come quando nel luglio 2021 si fermò a pulire dai rifiuti le tribune di Silverstone dopo la gara.

Quella del pilota, però, è una “brutta caduta di stile“, secondo Giuseppe Radaelli, presidente di Sias, che gestisce l’autodromo di Monza. “Si tratta di una polemica che offende il presidente della Repubblica e tutti noi. Ringraziamo Mattarella per essere venuto qui a celebrare il centenario dell’autodromo”, spiega il dirigente. Oltre all’esibizione delle Frecce tricolori, prima della gara c’è stato anche il sorvolo di un airbus di Ita Airways. Radaelli precisa che, come spiega in un post Instagram la compagnia, l’aereo “ha volato con una dose pari al 25% di carburante bio. Si è trattata del primo volo di questo tipo ed è stato un esperimento importante anche per l’aviazione civile”.

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