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Crociera sul Nilo, in barca sul fiume dei faraoni

Con i suoi 6650 chilometri non è solo uno dei fiumi più lunghi al mondo, ma una striscia di florido terreno verde e il nutrimento di una delle più affascinanti civiltà della storia.

Testo e Foto di S.Meconi - Alpitour World

Una delle più belle, romantiche e avventurose esperienze di viaggio che potete regalarvi: la crociera sul Nilo. Profumo di storie antichissime, tra l’epopea dei faraoni che hanno realizzato templi, piramidi e sfingi e secoli di scavi e scoperte che hanno restituito alla contemporaneità i misteri del passato.

Sulla civiltà Egizia si sono scritti fiumi d’inchiostro, e ancora oggi un viaggio sulle sponde del secondo più lungo fiume al mondo è foriero di sogni e voglia di esplorare. Una storia, quella dell’Antico Egitto, che viene fatta risalire almeno a 5500 anni fa e che si è evoluta includendo siti archeologici sparsi lungo un percorso di migliaia di chilometri, che va da Meroe nel deserto nubiano, fino ad Alessandria d’Egitto e Rosetta, quella della celebre stele.

Vivere una crociera sul Nilo non è più l’esperienza ai limiti dell’impossibile che poteva essere fino a un centinaio d’anni fa. Con Turisanda, brand del gruppo Alpitour che da quasi un secolo è impegnato nella ricerca dell’eccellenza, niente è lasciato al caso: dall’itinerario alla scelta delle moderne imbarcazione, dai menù nei ristoranti più tipici ai mezzi di trasporto più comodi e veloci, dalle visite speciali alle guide. Perché una vacanza d’autore non può che iniziare dai piccoli dettagli.

Le terre dell’Egitto da scoprire con una crociera sul Nilo

Sono molti i percorsi delle crociere in Egitto che vengono proposti. Si può scegliere tra itinerari di diversa durata che condurranno alla scoperta del profondo sud del paese, la maestosa Nubia, dove si può soggiornare sulle rive del lago Nasser ad Abu Simbel per ammirare i famosi templi anche alla luce delle stelle, oppure all’estremo Nord, con la visita alla città costiera di Alessandria. Le navigazioni più lunghe porteranno in visita alla scoperta del tempio di Dendera, a nord di Luxor, uno dei templi meglio conservato di tutto l’antico Egitto e che ospita il famoso Zodiaco. Al Cairo invece c’è la possibilità di pranzare in una location strepitosa, con davanti le imponenti piramidi!

Luxor, un sogno chiamato Tebe

La si può chiamare capitale mondiale della mummificazione, perché è qui che si trova il più importante museo al mondo dedicato al trattamento estetico e rituale dei defunti. Luxor, città sulle sponde del Nilo e punto di partenza di innumerevoli crociere, è però anche definita “la Tebe moderna”. Waset, la città che ancor prima del Cairo fu capitale millenni orsono, è un vero e proprio museo a cielo aperto e include necropoli e templi dalle dimensioni straordinarie. Quello di Amon è una cartolina dell’Egitto che fu, porta ideale della città che fu detta la potente e dello scettro, perché qui risiedevano i regnanti. La magnificenza di Luxor-Tebe si ammira visitando i templi, i colossi (come quelli di Memnone) e senza dimenticare ovviamente la Valle dei Re.

Dalla città di Hatchepsut, è possibile andarein direzione di Edfu, un gioiello verde il cui principale tesoro è il tempio omonimo dedicato a Horus, il dio falco. Da qui, poi, si parte verso Assuan, forse il luogo più simbolico dell’Egitto moderno che ha saputo proteggere il passato.

Assuan, dove la storia ha sconfitto le acque

Quando ne fu decisa la costruzione, la diga di Assuan sarebbe dovuta essere una salvezza per il difficile e arido territorio dell’Alto Egitto. Eppure, sin dai primi tentativi di fine Ottocento c’era un problema enorme da superare: evitare che millenni di storia finissero sommersi da decine di metri d’acqua.

Raccontata da fumetti, libri, articoli di giornale, la storia del salvataggio di Abu Simbel è anche un magnifico aneddoto di viaggio che di ritorno dall’Egitto vale la pena raccontare agli amici. Il Tempio fu infatti smontato, tagliandolo pezzo per pezzo e rimontato sulla cima di un’altura al riparo dalle acque di quello che era destinato a diventare il Lago Nasser.

Ammirabile oggi in tutto il suo splendore, e assolutamente all’asciutto, Abu Simbel è solo una delle tante meraviglie di questo luogo, tra le sponde di un lago lungo quasi 400 chilometri da scoprire in feluca, la tradizionale imbarcazione egizia a vela che regala momenti di puro relax.

La zona di Assuan, che corrisponde alla parte già settentrionale del fiume, è evidenziata anche dalla presenza di luoghi unici come Kom Ombo con i suoi templi di Sobek e Haroeris, e per gli spettacoli ai quali i turisti possono partecipare indossando la jalabiya, una tradizionale tunica leggera che i popoli della valle del Nilo introdussero migliaia di anni fa, sia per le donne che per gli uomini, con l’obiettivo di fuggire le torride estati africane.

Il Cairo, le piramidi “in periferia”

Quasi tutte le immagini che conosciamo delle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino sembrano raffigurare questi templi del genio umano come immersi in un deserto inavvicinabile e lontanissimo dalla civiltà. La realtà è però un’altra: Cheope, infatti, dista appena 15 chilometri dal centro de Il Cairo, la capitale egiziana. Insieme alla Grande Sfinge di Giza, questo sito – che sì è pienamente immerso nel deserto – costituisce il punto di maggior richiamo di una crociera sul Nilo. Il fiume dei faraoni attraversa la città e la divide a metà, permettendo allo stesso tempo di godere di una vista straordinaria su questo enorme complesso metropolitano, che merita la visita e non è un punto di inizio, ma quasi l’approdo ideale di un viaggio fluviale che ha ripercorso, risalendolo, il Nilo e i millenni di storia che le sue acque hanno generato.

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