Il mondo FQ

Extraprofitti, il governo deve correggere la norma mal scritta. Eni rifà i calcoli e il conto da pagare triplica a 1,4 miliardi

Il gettito dell'acconto è stato bassissimo perché il "contributo straordinario" non colpisce davvero gli extraprofitti bensì il maggior margine Iva e quindi presta il fianco a ricorsi. Da domani la multa raddoppia. Il Cane a sei zampe fa sapere che, dopo un interpello alle Entrate, ha "integrato" il versamento in modo da essere in regola
Extraprofitti, il governo deve correggere la norma mal scritta. Eni rifà i calcoli e il conto da pagare triplica a 1,4 miliardi
Icona dei commenti Commenti

Il governo Draghi si appresta a correggere con un emendato al decreto Aiuti bis la norma sul “contributo straordinario” a carico delle aziende energetiche, la cosiddetta tassa sugli extraprofitti, che come ilfattoquotidiano.it ha raccontato fin dal mese di marzo è scritta malissimo e presta il fianco ai ricorsi. Con il risultato che le imprese hanno versato a titolo di acconto del 40% solo 1 miliardo a fronte dei 4 attesi dall’esecutivo: un bel problema ora che il Tesoro è a caccia di risorse per finanziare nuove misure contro il caro energia e deve anche fare i conti con il buco di coperture dell’ultimo decreto. In controtendenza Eni, che – forse anche per evitare le multe raddoppiate che scatteranno da domani in caso di mancato versamento – ha comunicato di aver “rideterminato” da 550 milioni a “circa 1,4 miliardi di euro” l’ammontare dovuto e aver quindi proceduto a versare una “integrazione del versamento dell’acconto” pari a 340 milioni di euro. Il gruppo aveva presentato un interpello alle Entrate per avere chiarimenti. Il ricalcolo della tassa ha azzoppato il Cane a sei zampe in Borsa: il titolo è finito in asta di volatilità per poi perdere oltre il 4%.

Il punto di partenza è che la base imponibile della nuova aliquota del 25%, per come il governo l’ha scritta, non è costituita da profitti bensì dal maggior margine imponibile Iva realizzato tra ottobre 2021 e 30 aprile 2022 rispetto al periodo ottobre 2020-aprile 2021. Ma l’incremento nel valore aggiunto “può benissimo non dipendere da un aumento dei prezzi di vendita bensì per esempio dall’acquisto di un ramo d’azienda o dal semplice aumento della quota di mercato”, come aveva spiegato a ilfatto.it il docente di diritto tributario Dario Stevanato. E’ quello che è successo, per esempio, nel caso di Acea, che ha pagato e subito dopo presentato ricorso perché “una parte significativa della base imponibile identificata” per le società del gruppo “non è riconducibile agli extraprofitti bensì a operazioni straordinarie”, ovvero l’acquisizione del 65% della Deco Spa e della controllata Ecologica Sangro.

In attesa delle correzioni – secondo la Stampa la tassa sarà trasformata in un’addizionale Irap – la norma ora in vigore prevede che dall’1 settembre per le società del settore energetico che non avranno pagato la tassa del 25% scatti una maxi multa: una maggiorazione del 60% di quanto dovuto. La scadenza per il versamento ritardato è prevista dal decreto Aiuti Bis che di fatto consente il meccanismo del ravvedimento operoso, per i ritardati o gli omessi versamenti, solo fino a domani. Il decreto stabilisce anche che la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate mettano a punto un piano di intervento coordinato per la verifica della sussistenza dei presupposti per il pagamento del contributo straordinario e per controllare che siano stati effettuati i relativi versamenti.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione