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Ucraina, missili sulla stazione di Chaplyne. Mosca: “Uccisi 200 militari di Kiev in un treno”. Bombe su un distretto della capitale

Zelensky aveva riferito di 22 deceduti: "Ormai è notte e il nostro giorno più importante, il giorno dell’indipendenza, si sta concludendo, ma la nostra indipendenza non finisce e non finirà mai". Continua l'allarme sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia
Ucraina, missili sulla stazione di Chaplyne. Mosca: “Uccisi 200 militari di Kiev in un treno”. Bombe su un distretto della capitale
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Nella stazione di Chaplyne, in Ucraina, i russi hanno colpito un treno militare, uccidendo più di 200 soldati. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax, aggiungendo che l’attacco è stato compiuto con un missile Iskander. L’attacco nella regione di Dnipropetrovsk era già noto da ore, ma Volodymyr Zelensky in un discorso trasmesso nella notte aveva parlato di 22 morti.

“Chaplyne oggi è il nostro dolore”, ha detto il presidente ucraino. “Ormai è notte e il nostro giorno più importante, il giorno dell’indipendenza, si sta concludendo, ma la nostra indipendenza non finisce e non finirà mai”, ha aggiunto. Secondo quanto riferito in precedenza nell’attacco sarebbero rimaste ferite 50 persone. Il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina, Oleksiy Kuleba, ha inoltre fatto sapere che Mosca ha lanciato un attacco missilistico contro Vyshgorod, un distretto del centro di Kiev. Ha precisato che i missili erano due e che per ora non ci sono notizie di vittime o danni.

Non si ferma intanto la preoccupazione per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa: al Guardian il presidente dell’agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, ha detto che la Russia intende scollegarla dalla rete elettrica ucraina l. Si rischiano così, ha detto, guasti catastrofici ai sistemi di raffreddamento. I leader mondiali, ricorda il giornale, hanno chiesto che il sito venga smilitarizzato dopo la pubblicazione di filmati di veicoli dell’esercito russo all’interno dell’impianto e in precedenza avevano avvertito Mosca di non disconnetterlo dalla rete ucraina per collegarlo a quella russa.

Kotin, tuttavia, ha detto che gli ingegneri russi avevano già elaborato un piano di commutazione da attuare in caso di emergenza legato alla guerra. “Hanno presentato (il piano) ai dipendenti dell’impianto e loro lo hanno presentato a noi. Il prerequisito per questo piano era il grave danneggiamento di tutte le linee che collegano la centrale nucleare di Zaporizhzhia al sistema ucraino”, ha proseguito Kotin spiegando di temere che le forze russe adesso stanno prendendo di mira queste connessioni per trasformare lo scenario di emergenza in realtà.

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