Secondo vertice tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l’omologo russo Vladimir Putin dall’inizio della guerra in Ucraina a fine febbraio. I due leader si sono visti a Sochi e hanno “concordato di rafforzare la cooperazione economica e energetica” tra Russia e Turchia, ha fatto sapere il Cremlino al termine del faccia a faccia. “L’anno scorso il nostro fatturato commerciale è aumentato del 57% e nei primi mesi di quest’anno, fino a maggio compreso, è raddoppiato. Abbiamo grandi progetti”, ha detto il presidente russo.

Putin non ha mancato di provocare l’Unione europea sul gas, dicendo che “i partner della regione dovrebbero essere grati ad Ankara” perché il gasdotto TurkStream “a differenza di tutte le altre aree di approvvigionamento dei nostri idrocarburi, funziona correttamente, senza intoppi”. I flussi verso la Germania attraverso il NordStream, come è noto, sono invece stati ridotti, secondo Mosca a causa delle sanzioni che impediscono il rientro della turbina Siemens mandata per riparazioni in Canada. Bruxelles anche oggi ha smentito. Ankara dal canto suo ha accettato il pagamento parziale delle forniture in rubli, ha annunciato il vice premier russo Alexander Novak.

I due leader hanno ostentato sintonia anche su altri dossier: Putin ha ringraziato personalmente Erdogan per il ruolo avuto nel raggiungimento dell’accordo sul grano, compresa la fornitura di prodotti e fertilizzanti russi. “Con la vostra partecipazione diretta e con la mediazione del Segretariato delle Nazioni Unite, la questione relativa all’export del grano ucraino dai porti del Mar Nero è stata risolta. Le consegne sono già iniziate, voglio ringraziarvi sia per questo che per il fatto che allo stesso tempo è stata presa una decisione sulle forniture di cibo e fertilizzanti russi ai mercati mondiali”, ha detto Putin citato dalla Tass. Dovrebbe arrivare domenica mattina nel porto libanese di Tripoli la “Razoni”, prima nave carica di cereali salpata da un porto dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione ordinata da Putin.

Per quanto riguarda la situazione in Siria, dove Ankara sta conducendo operazioni militari contro i curdi, Turchia e Russia hanno “sottolineato l’importanza del processo politico per arrivare a una soluzione permanente nel conflitto” e “riaffermato la loro determinazione ad agire in modo coordinato nella lotta contro tutte le organizzazioni terroristiche in Siria”, si legge nel comunicato. Secondo Putin la Russia e la Turchia “hanno dato un grande contributo alla normalizzazione della situazione”.

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