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Emilia Clarke racconta il suo dramma: “Dopo due aneurismi mi manca un pezzo di cervello”

L'attrice di "Game of Thrones" parla dei due aneurismi verificatisi nel corso delle riprese della serie e dei danni permanenti subiti dal suo cervello

di Francesco Canino

Dopo due aneurismi un parte del mio cervello non è più utilizzabile: è straordinario che io sia in grado di parlare”. È una confessione choc quella che Emilia Clarke ha fatto durante un’intervista al programma Sunday Morning della BBC per promuovere lo spettacolo Il gabbiano di Anton Cechov che porterà all’Harold Pinter Theatre di Londra, la celebre commedia teatrale (di cui è anche produttrice) che segna il suo debutto sui palchi teatrali del West End. Ora che il peggio è passato, l’attrice ha deciso di uscire allo scoperto e di raccontare cos’accadde mentre lavorava a Il trono di spade, la serie cult di HBO che l’ha resa una star internazionale.

Emilia Clarke e i due aneurismi durante Game of Thrones

Il primo aneurisma ha colpito l’attrice di Game of Thrones nel 2011, il secondo nel 2013, sempre durante le riprese della serie ed entrambi sono stati di entità così importanti da richiedere un lungo periodo di recupero. “Il dolore è stato atroce ed è stato incredibilmente utile che Game of Thrones mi desse lo scopo di recuperare in fretta”, ha ammesso. Oggi Emilia Clarke sta decisamente meglio ma i danni causati dai due aneurismi restano, tanto che le manca un pezzo di cervello: “Non appena una qualsiasi parte del tuo cervello non riceve sangue per un secondo, è sparita. Quindi il sangue trova un percorso diverso per aggirare, ma poi quel pezzo che manca è come sparito”, ha ammesso per la prima volta.

Che conseguenze hanno avuto sul suo cervello

Nell’intervista alla BBC la Clarke ha spiegato di sentirsi una sorta di “miracolata” viste le terribili ripercussioni che gli aneurismi cerebrali causano su chi li subisce. “Sono nella minoranza davvero, davvero piccola di persone che possono sopravvivere a questo”. Poi ha rivelato un altro dettaglio inedito della malattia: “Una parte del mio cervello non è più utilizzabile ed è straordinario che io sia in grado di parlare, a volte in modo articolato, e di vivere la mia vita in maniera completamente normale senza assolutamente ripercussioni”. Tanto che il 6 luglio scorso ha debuttato a teatro con Il gabbiano, interpretando la parte di Nina.

Una fondazione benefica per aiutare le vittime di ictus

Oltre che sul fronte lavorativo, la Clarke è anche impegnata su quello benefico e per questo ha voluto creare SameYou (come te), una fondazione che aiuta le persone che hanno subito lesioni cerebrali, ictus e aneurismi. “Ho pensato: ‘Beh, ecco chi sei. Questo è il cervello che hai.’ Quindi non ha senso scervellarti continuamente su ciò che potrebbe non essere lì”, ha spiegato motivando la sua intenzione di volersi impegnare per aiutare chi ne ha più bisogno.

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