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Generali, Caltagirone sbatte la porta, dimissioni senza motivazione dal Cda. La sua partecipazione sfiora il 10%

L'imprenditore romano aveva espresso voto contrario, nella prima riunione del nuovo cda post assemblea, alla conferma di Philippe Donnet come amministratore delegato e nuovi attriti erano emersi sulla definizione dei comitati, nella cui composizione ad oggi non c'è alcun rappresentanze delle minoranze (cioè della lista presentata dall'imprenditore romano all'assemblea dello scorso 29 aprile e da cui sono stati eletti tre consiglieri)
Generali, Caltagirone sbatte la porta, dimissioni senza motivazione dal Cda. La sua partecipazione sfiora il 10%
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L’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone si è dimesso dal consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo Generali con effetto immediato. E’ quanto riferisce un comunicato della società che precisa come le motivazioni non sono state rese note. Alla data odierna, si aggiunge, Caltagirone, direttamente o attraverso società a lui riconducibili, detiene una quota del capitale sociale di Assicurazioni Generali pari al 9,95%. Il cda – si conclude – sarà convocato nei prossimi giorni per ogni conseguente decisione in merito alla sua sostituzione.

Caltagirone aveva espresso voto contrario, nella prima riunione del nuovo cda post assemblea, alla conferma di Philippe Donnet come amministratore delegato e nuovi attriti erano emersi sulla definizione dei comitati, nella cui composizione ad oggi non c’è alcun rappresentanze delle minoranze (cioè della lista presentata dall’imprenditore romano all’assemblea dello scorso 29 aprile e da cui sono stati eletti tre consiglieri). Da tempo all’interno dell’azionariato del più grande gruppo assicurativo italiano è in atto uno scontro tra grandi azionisti. Da un lato l’azionista di riferimento storico, ossia Mediobanca che possiede una quota del 12,8% (ma con capacità di voto più alta grazie ad azioni “prese in prestito”) e sostiene il management in carica, dall’altro il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio (4,8%) e appunto Caltagirone. Del Vecchio è però anche primo azionista della stessa Mediobanca di cui controlla il 19,4%. Dopo la notizia delle dimissioni il titolo è bruscamente calato in borsa dove ora perde circa il 2%.

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